Un colpo di timone rilancia la Maserati di Michele Fenu
Un colpo di timone rilancia la Maserati Marinsek ristruttura lo stabilimento Un colpo di timone rilancia la Maserati Nuovi modelli disegnati da Giugiaro Sinergie tecnologiche con la Ferrari MODENA DAL NOSTRO INVIATO «E' un giorno allegro per noi» dice Paolo Marinsek, amministratore delegato della Ferrari e della Maserati. Allegro per il successo conquistato domenica da Schumacher in Canada con la «rossa» e per il colpo di timone impresso alla Casa del Tridente, dal primo luglio 1997 affidata alle cure di Maranello, che ne possiede il 50% pariteticamente con la Fiat (il Gruppo assunse il controllo nel '93). Colpo di timone che si concreta, ma non solo, in una profonda rivisitazione dello storico impianto di Modena (anno di nascita il 1939): nuove linee di montaggio, nuove sale motori, nuovi tipi di test e una profonda riorganizzazione aziendale. E', in fondo, la cultura Ferrari, azienda specialista in mercati di nicchia e, nello stesso tempo, produttrice di modelli di assoluta esclusività, che approda in Maserati. «Due marchi che manterranno una totale indipendenza - garantisce Marinsek - ma che potranno fruire di sinergie comuni. Nella logistica, nel ricorso a comuni fornitori di componenti, nelle reti di vendita». Il piano è quello di creare, fra Modena e Maranello, una sorta di polo industriale di altissimo livello (già oggi, ad esempio, le Maserati sono verniciate nel modernissimo impianto del Cavallino) capace di produrre e vendere entro il 2002 circa diecimila auto, di cui seimila Maserati e il resto, cifra più cifra meno, Ferrari. «Comincia la rifondazione della Maserati» dice l'amministratore delegato, che spiega i punti chiave dell'operazione: rinnovo del prodotto e dei processi produttivi, incremento della rete commerciale. Il primo è presto detto. Ecco la Quattroporte Evoluzione, berlina rinnovata in 400 degli 800 elementi principali, con i suoi splendidi motori a 6 e 8 cilindri (prezzi da 120 a 140 milioni). E in settembre verrà presentato il nuovo coupé «2+2» (debutto ufficiale al Salone di Parigi) cui si affiancherà successivamente la versione spi- Paolo Marinsek Paolo Marinsek der, entrambi disegnati da Giorgetto Giugiaro. «Uno più bello dell'altro» giura Marinsek. Il secondo punto è costato un investimento di 20 miliardi e uno stop di quattro mesi alla produzione per permettere di rendere moderno ed efficiente l'ormai vetusto impianto di via Ciro Menotti. Visitando lo stabilimento ci si rende conto che le nuove Maserati sono e saranno costruite nel segno della tecnologia, ma non esasperata, come è opportuno quando i volumi produttivi sono contenuti, e senza rinunciare all'apporto di maestranze esperte e - elemento importante - estremamente motivate, che adesso lavorano in piccoli team. I dipendenti sono 320, quelli posti in cassa integrazione sono stati riassorbiti praticamente al cento per cento e appaiono probabili nuove assunzioni. Infine, la rete. «Dal punto di vista commerciale la Maserati - afferma Marinsek diventerà una società globale. Nel '99 la nostra pre- senza salirà dagli attuali 17 mercati a 39. Torneremo anche negli Stati Uniti, ma solo quando avremo anche lo spider». Come dire nel 2002. Allora l'export costituirà quasi il 90% delle vendite. I piani prevedono di utilizzare principalmente i dealers Ferrari, ma tenendo ben distinte strutture espositive e assistenziali. In più, nuove iniziative per i clienti, Nel '97 la Maserati ha venduto quasi 700 vetture, nel '98 (in pratica dimezzato) si conta di toccare quota mille, nel 1999 duemila e 2500 nel Duemila. Il fatturato salirà progressivamente, dai cento mibardi previsti per quest'anno a 500 e, sempre dal '98, per la prima volta sarà inserito nel consolidato Ferrari. Conclude Marinsek, dopo aver smentito il minimo interessamento per la Lamborghini: «Non guadagneremo nel '98 o nel '99, ma nel 2000 dovremmo raggiungere il punto di pareggio. E poi, con la gamma completa, gli investimenti cominceranno a fruttare. Per noi il futuro comincia adesso». Michele Fenu
Luoghi citati: Canada, Maranello, Modena, Parigi, Stati Uniti
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- // processo ai irati a Messina
- L'orribile morte di due aviatori bloccati nella carlinga in fiamme
- Troppi gli interrogativi senza risposta sulla fine dei quattro giovani nel Sahara
- Sequestrati due film
- Riapre il Cinematografo
- Galfer, motivi della chiusura
- la camorra uccide in chiesa
- GOFFREDO MAMELI
- LE ARTI
- Chiavari turistica perde quota
- AMARE DA MORIRE
- Le tv private dopo la pubblicazione della legge
- Sìlvesters Story
- TROCADERÃ?
- L'orribile morte di due aviatori bloccati nella carlinga in fiamme
- // processo ai irati a Messina
- L'arrivo e l'intensa giornata del nostro Ministro degli Esteri
- L'impressione tra alleati e neutri
- Sequestrati due film
- Troppi gli interrogativi senza risposta sulla fine dei quattro giovani nel Sahara
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Morto il giovane con trauma cranico dopo l'incidente
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
- Un principe fugge dall'auto dei rapitori che urta per la nebbia uno spartitraffico
- Buio sul delitto otto giorni dopo l'assassinio di Giorgia Padoan
- L'Avellino respinge al mittente gli acquisti Massa e Di Palma
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy