Baraldini spiraglio da Strasburgo

Baraldini spiraglio da Strasburgo Ma l'avvocato della detenuta invita l'Italia «a mostrare i muscoli con Clinton» Baraldini spiraglio da Strasburgo La Corte europea esamina il ricorso contro gli Usa STRASBURGO. Uno spiraglio nella vicenda di Silvia Baraldini: ieri si è aperta a Strasburgo la sessione annuale del Comitato affari penali del Consiglio d'Europa e da oggi gli esperti esamineranno il ricorso presentato dal ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick contro gli Usa per il rifiuto di trasferire Silvia Baraldini in Italia, come prevede la convenzione di Strasburgo. Lucio Manisco, l'eurodeputato di Rifondazione che da sempre difende la causa della detenuta italiana, ha avuto parole di ottimismo: gli Usa - ha detto potrebbero ora dimostrarsi più inclini a trovare una soluzione al caso, dopo ben cinque «no» alle richieste di trasferimento dell'Italia. Un parere condiviso da Carlo Ripa di Meana, Armando Cossutta e quasi 200 rappresentanti di Comuni, Province e Regioni di tutta Italia per dimostrare solidarietà a Silvia Baraldini. Ad accrescere le speranze contribuisce, secondo Manisco e Ripa di Meana, oltre all'attenzione dell'Europa anche il «fattore Cermis». ((E' molto probabile che la corte militare americana non condanni al carcere i piloti responsabili del disastro della funivia, ma piuttosto a pene amministrative o disciplinari» e per calmare l'emo¬ zione che questa decisione provocherà in Italia, secondo Manisco, gli Usa potrebbero fare un gesto per Silvia Baraldini. Intanto, deve crescere, ha detto Cossutta, anche la pressione del governo italiano che, secondo l'avvocato americano di Silvia Baraldini, Elizabeth Fink, «deve mostrare i muscoli». «L'Italia deve fare valere la propria dignità nazionale nei confronti degli americani», ha detto il leader di Rifondazione, lanciando un monito al governo Prodi: sul caso Baraldini «non siamo disposti ad accettare altri ritardi da un governo della cui maggioranza facciamo parte anche noi quale componente determinante». Il parere degli esperti europei, stando a fonti del Consiglio d'Europa, dovrebbe essere, salvo colpi di scena, piuttosto favorevole alle posizioni italiane, difese a Strasburgo da una delegazione ad alto livello, guidata dall'ex-ministro della Giustizia Giovanni Conso. [r. cri.] In corteo per la Baraldini