«I sindaci? Non li ha votati nessuno»

«I sindaci? Non li ha votati nessuno» Il segretario: avevo consigliato di andare al mare e il 50% degli elettori m'ha ascoltato «I sindaci? Non li ha votati nessuno» Bossi: mai accordi con Forza Italia, partito mafioso MILANO DALLA REDAZIONE Non potendosi attribuire voti veri (tranne quelli di Treviso) Bossi Umberto incamera gli astenuti: «La Lega non è andata a votare», constata. E aggiunge spericolato: «Avevo detto al popolo della Padania di andare al mare e infatti l'astensionismo è stato quasi del 50 per cento». Soffia: «Quel 50 per cento è il mare della Lega e lo si vede». Per il resto: «Mai accordi con Berlusconi, il mafioso». Veltroni? «Un imbecille». Cossiga? «Mai sentito parlare di lui». I vescovi? «Io già prego poco, ma quando prego, prego il Padreterno, non le gerarchie della Chiesa». Secco, tonante, ma in fondo di buon umore il leader di Pontida, dopo la batosta delle urne, in questo primo comizio elettorale per le suppletive del collegio 6 di Milano lasciato vuoto dalla defezione del forzista Achille Serra. Grande caldo, meno di mille persone, bandieroni verdi e cartelli: «Padania libera». Nell'aria un po' di «Va' Pensiero». L'essenziale Bossi lo dice nella ressa bollente dei cronisti, in margine al comizio. Gli chiedono se farà oppure no l'accordo elettorale con Forza Italia. Bossi è categorico: «Nessuna alleanza, né ora, né mai. Pensate che Forza Italia, nella Lega, è chiamata il partito del mafioso, figurarsi se noi andavamo a votare per lui». Ancora: «Sarebbe assurdo chiederci di metterci con il Berlusca. Non ci sarà mai la possibilità di accordo, perché nella Lega ci sarebbe una rivolta». Spiega: «La Lega è anti-italiana, vuole la libertà dall'Italia. Come possiamo fare accordi con un partito che si chiama Forza Italia?». Dunque: «Meglio essere soli contro tutti perché gli altri non vogliono la libertà del Nord. Meglio soli che questa palude... La libertà va presa e basta». Meglio (per esempio) l'astensionismo. «Con i quattro voti che hanno preso e con la marea di gente che non è andata a votare, questi sindaci chi rappresentano? Nessuno. Sono delegittimati». Bene, anzi benissimo: «Tutto quello che è romano deve essere delegittimato: così disse la Lega e così è stato fatto». In quanto a Silvio Berlusconi: «Per me non basta aver affossato la Bicamerale. Del resto a lui andava bene affossarla. Anche perché gli dava fastidio far vedere che va d'accordo con l'altra parte, la sinistra, che dice di combattere». Sulla vittoria del Polo: «In un certo senso, qui al Nord, ha rotto il vergognoso monopolio della sinistra ladra e al governo da 50 anni». In quanto ai successi al Sud: «Fatalmente Forza Italia vince al Sud... Se il partito del mafioso non prende i voti lì, dove volete che li prenda?». Incautamente gli chiedono un giudizio sull'opinione di Veltroni, il vice presidente del Consiglio, che l'altro giorno disse: «I leghisti hanno votato per il Polo». Bossi sbotta: «Veltroni è un imbecille nato e gli imbecilli nati è meglio lasciarli perdere II suo è il tentativo di nascondere la verità». Una ripassata pure all'anziano ex presidente Francesco Cossiga: «Chi è Cossiga? - dice secco -. Non ho mai sentito parlare di lui». E sulla polemica Marini (segretario ppi) verso i vescovi? Bossi alza le spalle: «Non mi occupo di vescovi. Ogni tanto prego il Padreterno, ma non spesso...». Virando nuovamente sulla matematica dei risultati elettorali, Bossi propone la sua analisi sugli incassi del Polo: «Al Sud fatalmente ha vinto perchè c'è Forza Italia che è un partito mafioso. Al Nord ha confermato quello che aveva e se è aumentato dipende dal fatto che ci sono degli imbecilli del Nord che non hanno ancora capito la vera posta in gioco: il bipolarismo non è PoloUlivo, ma Padania contro Roma». Aggiunge: «Forse la gente del Nord ha votato per il Polo per togliere peso e spazio all'Ulivo, il partito della restaurazione che si presenta con la faccia popolare, ma che si è fatto imbrigliare dai potenti. Anzi: si è proprio fatto mettere le redini». Secondo Bossi (allo stato dei fatti) nessuna prospettiva di elezioni anticipate, che pure Berlusconi vorrebbe chiedere: «Tra poco inizierà il semestre bianco... E comunque non credo che D'Alema abbia le palle per andare al voto». La guai cosa, visti i risultati recenti del Carroccio, sembra più un augurio che una constatazione. Luca Zaia presidente leghista della . Provincia di Treviso

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