La polizza per opere d'arte di Giuseppe Alberti

La polizza per opere d'arte ASSBCURAHONI La polizza per opere d'arte A ) i a o i e l NCHE nel mondo delle assicurazioni, così come avviene in ogni altro campo imprenditoriale, si trovano aziende specializzate: c'è, per esempio, la compagnia che svolge la propria attività prevalentemente nel ramo vita, e quella che predilige l'assicurazione nel settore trasporti. Non mancano neppure quelle che presentano un'ampia gamma di prodotti nel campo delle polizze fidejussorie. ANTIQUARIATO Talune società garantiscono «per tradizione» i rischi degli oggetti d'arte e dell'antiquariato in generale, specialmente quando la polizza è indirizzata a mostre, musei, gare d'asta, ecc.. Né vengono trascurate le coperture di opere d'arte custodite nelle case di privati cittadini. Il rischio può essere coperto anche da «chiodo a chiodo», cioè quando, per esempio, un dipinto viene trasportato da una galleria d'arte al salone dell'asta pubblica, oppure in locali museali. Le tariffe applicabili variano a seconda dei casi: valore dell'opera e mezzi di protezione in caso "di esposizione, periodo di tempo in cui l'opera rimane fuori dalla sua «dimora abituale», eventuale vigilanza armata ecc.. ACCORDO Possiamo dire che, trovandosi l'oggetto nell'abitazione di un privato, con tutti i mezzi di protezione che corrispondono ai requisiti di polizza, il tasso preteso dalla compagnia può risultare di 4 mila lire per ogni milione assicurato. Che potrebbe ulterior mente scendere a 2 mila lire (sempre per milione), quando gli oggetti si trovano in sorvegliate sale di esposizione o di musei Anche gli atti vandalici riportati dalle opere possono rientrare nelle formule assicurative, il co sto del premio varia a seconda delle clausole concordate con l'assicuratore. STIMA ACCETTATA Di solito, questo tipo di polizza viene emessa con sofisticate tecniche assicurative. Per esempio, compare la nonna della «stima accettata», mediante la quale, nell'ipotesi di un furto o di una rapina, non vengono tirati fuori cavilli per ottenere l'indennizzo. Infatti, quando si stipula una normale polizza indicando, sempre per ipotesi, che un certo dipinto vale 100 milioni di lire, in caso di furto, la compagnia potrebbe tirare in ballo il fatto che tale valutazione è stata formulata dall'assicurato e che, invece, secondo stime fatte eseguire dagli esperti dell'impresa, il quadro non poteva valere più di 50 milioni di lire. Se, come detto, opera la clausola della «stima accettata» (le parti hanno concordato l'ammontare del valore), al derubato spetterà l'intera cifra assicurata, vale a dire i 100 milioni. e S PERIZIA L'unica sorpresa sta nel fatto che le spese per la stima dei valori sono a carico di chi propone la polizza. La spese sono, ed è facilmente comprensibile, variabili. Tra i parametri: trasferimento dell'esperto, tempo occorrente per la valutazione. In taluni casi possono anche lievitare, in particolare se nella perizia si esaminano oggetti di valore molto elevato. La fattura dell'esperto potrebbe toccare il milione e mezzo di lire per un importo di 200 milioni, se l'incarico ha chiesto, per esempio, un paio di giorni di tempo.per redigere la relazione al termine della ricognizione nell'ambiente nel quale le opere sono custodite. Giuseppe Alberti