[tecnonovità] Qual è il segreto del Dvd? Comprime le informazioni

[tecnonovità] Qual è il segreto del Dvd? Comprime le informazioni [tecnonovità] Qual è il segreto del Dvd? Comprime le informazioni 6 giugno —12 giugno 1998 Il nuovo lettore Dvd della Toshiba. Finalmente anche in Italia, l'SD3107, capace di riprodurre le immagini con una risoluzione di 720 x 480 pixel (lievemente superiore alla norma). Il che, abbinato a uno schermo piatto a 16:9 garantisce una purezza di colori e nitidezza dei dettagli superiore a qualsiasi altro segnale Numerose le possibilità: con il Dvd Toshiba si può scegliere tra la stereofonia tradizionale, il Dolby Digital o il Dolby Pro-Logic. Costa L. 1.350.000 pIl futuro. Un'immagine simbolo della tecnologia che avanza . Panasonic n 81 f& /--C3-W5W 0P0 avere pardard di comprerati e distribuitnastro magnetricche di dettagpotenti (e costosi) per fare lo «cruna dell'ago» della multimeimmagazzinamento di dati semlizzare in tempo reale le informa non poter farla uscire dal di comprimere le informazioni senza svilirne la qualità. Nel cactures experts group), un sistecomunicazioni. Il contributo itcerca della Telecom, e dalfunziona l'Mpeg-2mate (si chiamfotografie sciamoto Il futuro. Un'immagine simbolo della tecnologia che avanza . 0P0 avere parlato del Dvd, occorre rivelare il suo segreto: lo standard di compressione Mpeg-2. Molti film e video vengono generati e distribuiti al pubblico con formati analogici (la pellicola, il nastro magnetico) perché le immagini digitali sono così perfette e ricche di dettagli che diventano ingombranti. E servono calcolatori potenti (e costosi) per fare lo stesso lavoro che sbriga un videoregistratore. E' la «cruna dell'ago» della multimedialità: l'informatica mette a disposizione sistemi di immagazzinamento di dati sempre più potenti, ma sorge il problema di come utilizzare in tempo reale le informazioni. E' come avere a disposizione una Ferrari, ma non poter farla uscire dal garage. Un modo per risolvere il problema è quello di comprimere le informazioni digitali riducendole alla quantità minima necessaria senza svilirne la qualità. Nel caso del Dvd lo standard si chiama Mpeg (Motion pictures experts group), un sistema studiato da tutti coloro che si occupano di telecomunicazioni. Il contributo italiano è stato assicurato dallo Cselt, il centro di ricerca della Telecom, e dal Centro ricerche Rai, entrambi di Torino. Ecco come funziona l'Mpeg-2. Per un secondo di televisione servono 25 schermate (si chiamano quadri). Immaginiamo che i 25 quadri siano 25 fotografie che abbiamo sul tavolo, una accanto all'altra. Riusciamo a notare la differenza tra la prima e la seconda foto? E tra la seconda e la terza? Probabilmente no. E' più facile cogliere le variabili tra la prima foto e l'ultima. Lo standard Mpeg-2 trasmette per intero il primo quadro (il 100% delle informazioni) poi solo le differenza che intervengono. [Andrea Vico]

Persone citate: Andrea Vico, Costa L., Motion

Luoghi citati: Italia, Torino