Fiori di fuoco e di passione nell'arte di Ermanno Barovero

Fiori di fuoco e di passione nell'arte di Ermanno Barovero IL NOME DELLA ROSA Fiori di fuoco e di passione nell'arte di Ermanno Barovero UNA rosa turgida, carnosa, color rosso acceso, con i petali appena dischiusi è il soggetto predominante, quasi emblematico dei venti dipinti di Ermanno Barovero esposti allo Studio Fornaresio fino al 20 giugno. «Rosa-Rosae» è, non a caso, il titolo latineggiante della personale di questo artista torinese quarantaduenne che «declina» il nome della rosa con uno stile intensamente espressionista, sui più svariati supporti: a olio su tela o su tavola, ma anche su grandi lastre ovali di metallo che, a ben guardare, sono i «fondi» recuperati da vecchie autobotti per il tra- sporto del kerosene. Quel fiore, di fuoco e di carne, simbolo della passione amorosa, iconografia prediletta da tanti artisti del passato, dai Fiamminghi a Picasso, viene assunto da Ermanno Barovero come «pre-testo» per una ricerca eminentemente pittorica, non priva però di valenze concettuali: «Fiori gravidi di un dolore permanente e inalienabile. Fiori di sfida, dalla fiamma intensa come un lampo, ma ancora in bilico sull'orlo di una notte intensa» li definisce Nico Orengo nella presentazione in catalogo. Accanto a tanti dipinti non potevano mancare alcune cal¬ cografie su carta a tiratura limitata: Barovero è infatti docente di Tecniche dell'incisione all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; né va dimenticato che lo Studio Fornaresio da quasi un decennio è specializzato nella produzione e vendita di grafica contemporanea. Così una bella acquaforte a colori di Ermanno Barovero si acquista al prezzo di un telefonino, mentre un dipinto costa quanto un buon impianto stereofonico, [g. c.J Studio Fornareslo, corso Casale 128/F Orari: da martedì a sabato 16-19,30 Fino al 20 giugno Briciole di profumo» (a sinistra) e «Uosa V» di Ermanno Barovero

Luoghi citati: Torino