Allucinate visioni

Allucinate visioni Allucinate visioni VENERDÌ' 5 e sabato 6 giugno al cinema Massimo di via Montebello 8, sala 3, si svolge il convegno franco-italiano «Le arti dell'allucinazione», letteratura, arti visive e precinema nell'Ottocento. L'incontro intende evidenziare il legame tra la riflessione in ambito psichiatrico sull'allucinazione, le rappresentazioni delle esperienze allucinatorie e la parallela evoluzione delle tecniche pre-cinematografiche che consentivano di creare immagini suggestive, tali da mettere le persone davanti ad una realtà illusoria simile a un'allucinazione. Venerdì 5 giugno, dalle 14,30, intervengono Giuliano Sona, Paolo Bertetto, Max Milner, Tony James, Paolo Tortonese; alle 18 presentazione di alcuni apparecchi ottici delle collezioni del Museo Nazionale dei Cinema. Presiede Paolo Bertettó. Sabato 6 giugno a partire dalle 9 intervengono Silvia Bordini, Franco Mancini e Maria Ilda Biggi, Stéphane Guégan, Vanessa Schwartz, Donata Pesenti Campagnoni, Jacques Rittaud-Hutinet e Philippe Hamon. Presiedono André Guyaux e Philippe Hamon. AL primo Seicento alla grande stagione dell'Ottocento, la ricerca scientifica e ottica e l'invenzione tecnologica interagiscono e si intrecciano con la creatività artistica per creare un nuovo mondo della visione e dello spettacolo, caratterizzato da un immaginario sorprendente e fantastico. La lanterna magica e le macchine ottiche producono un orizzonte visionario estremamente suggestivo, facendo nascere nel bilio improvvise apparizioni, immagini inattese e meravigliose dalle dimensioni singolari e anomale. La lanterna è magica (o thaumaturgica, com'era definita in origine), perché proietta visioni impensabili, propone temi metafisici e fantastici, potenzia la tradizione di ricerca della magia naturalies, dismisura gli oggetti, crea un mondo di immagini particolari, ora analogiche ora arbitrarie, che allargano il visibile e sembrano riprendere le rappre- sentazioni mentali e oggettivarle. Proprio questa convergenza particolare tra le immagini proiettate dalla lanterna magica o dal fantascopio e le configurazioni visive interiori prodotte dall'attività mentale è alla radice del convegno «Le Arti dell'Allucinazione, Letteratura, arti visive e precinema nell'Ottocento». Il convegno, curato da Donata Pesente Campagnoni e Paolo Tortonese, discuterà un orizzonte di intersezioni, di sovrapposi- zioni e di interferenze tra l'arte e la psicologia, l'archeologia del cinema e la pittura, la letteratura e la scena teatrale, che trova nell'allucinazione uno dei più suggestivi e problematici punti di incontro. Quali sono i rapporti tra l'allucinazione, la produzione fantasmatica della creatività artistica e le immagini proiettate dalla lanterna magica? In che modo la letteratura vive, documenta e rielabora il proliferare degli spettacoli ottici e delle nuove esperienze artistiche e i mutamenti che determinano nella psicologia? Quali sono i caratteri strutturali del nuovo spettacolo ottico e quale il rapporto spettatoriale che si va progressivamente costituendo? Su queste ed altre problematiche correlate interverranno specialisti europei e americani di grande prestigio, tra i quali Max Milner, autore di grandi ricerche sulla letteratura romantica e fantastica, presidente della Société des études romantiques et dixneuviémistes, che parlerà dell'immaginario delle droghe e delle figure psichiche relative. Altri specialisti allargheranno l'ambito del discorso, coordinando variamente lo studio dalla condizione psichica degli allucinati (James) all'analisi delle immagini allucinatorie in differenti campi disciplinari (Tortonese, Bordini, Mancini, Guégan, Schwartz, Rittaud, Hutinet), mentre Pesenti Campagnoni interpreterà le macchine e gli spettacoli ottici come «metafore della mente», studiandone le diverse tipologie di evocazione nella letteratura francese dell'Ottocento. Paolo Bertetto Allucinate visioni ' etra inglese per lanterna