CONVEGNO ORIENTALISMO TRA MUSICA E LETTERATURA

CONVEGNO ORIENTALISMO TRA MUSICA E LETTERATURA CONVEGNO ORIENTALISMO TRA MUSICA E LETTERATURA L'importanza di questa ripresa di «Turandot», più che nei cantanti e nel direttore, consiste nel valore dello spettacolo, frutto dell'inventiva di un gruppo di cinesi capeggiati da Zhang Yimou. Per sottolineare ulteriormente l'importanza dell'opera, il Regio, con la collaborazione del Cesmeo e dell'Università, ha programmato per la stessa giornata dell'11 (ore 10-12,30 / 14,30-18,30, ingresso libero) un convegno internazionale nella Sala del Pavone sul tema «"Orientalismo" tra musica e suggestione letteraria». Moderati da Michele Girardi (che alle ore 20,30 del 5 giugno parlerà al Piccolo Regio su «Turandot») e Giorgio Gualerzi, interverranno insigni studiosi quali Nicola Savarese, Piero Corradini, l'americano Arthur Groos, Alberto Beniscelli, Aldo Nicastro, Gianni Gori, il bavarese Johannes Streicher e Attilio Piovano. Tra gli argomenti, «La Cina nell'immaginario collettivo tra XIX e XX secolo», «La "Turandot" favola gozzaniana», «Il the sotto i lillà, orientalismo e operetta». La prima cosa che si nota guardando le undici edizioni torinesi di «Turandot» è la netta prevalenza di soprani stranieri per la parte della protagonista. Su dodici nomi (un paio ha preso parte a due edizioni ciascuna), due soltanto sono infatti italiani, e di rango subalterno: Linda Barla Ricci - «creatrice» della parte al Regio nel marzo 1927 - e Luisa Visconti nel novembre 1930 al Chiarella. Le altre protagoniste provengono infatti da Francia, Austria, Romania, Polonia, Inghilterra, Germania, Spagna, Serbia, Ungheria e Stati Uniti. Tanto per non interrompere una consolidata tradizione, straniere sono anche le protagoniste della presente «Turandot», l'americana Alessandra Marc e la brasiliana Leila Guimares. Tutti italiani, salvo il francese Antonin Trantoul (solo una recita, il 15 gennaio 1936), sono stati invece gl'interpreti di Calaf; ma soltanto un paio di spicco, Flaviano Labò e, soprattutto, Mario Del Monaco per tre recite nel maggio 1948. Il numero uno dell'attuale coppia di Calaf è di nuovo straniero, l'americano Keith Olsen, ripreso per sette recite dal nostro «specialista» Nicola Martinucci. Per quanto infine riguarda i soprani lirici (tipo di voce sicuramente più italiana) che nel volgere di settantanni si sono succeduti nel personaggio di Liù, spiccano i nomi di Nicoletta Panni (tre volte), Rosina Torri (due), Iris Adami Corradetti e Magda Olivero. lg. gu.] Tre suggestive immagini dclìa «Turandot» messa in scena al Regio dal regista di «Lanterne rosse», ZItang ) imou. Le foto sono di Gianluca Moggi