«Il segno» del Cantoregi e «Ritorno ad Assisi» di Monica Bonetto
«Il segno» del Cantoregi e «Ritorno ad Assisi» DUE PRIME TEATRO IN TEMPO DI SINDONE «Il segno» del Cantoregi e «Ritorno ad Assisi» ANCORA tempo di Sindone, e dunque di spettacoli che in qualche modo si richiamano all'evento. A coloro che in questi ultimi giorni si sono cimentati in rappresentazioni dedicate alla storia e alle suggestioni del sacro lino, si aggiungono ora gli attori del Progetto Cantoregi che, diretti da Vincenzo Gamna e Koji Miyazaki, presentano giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 giugno alle ore 21,30 nel cortile del Seminario in via XX Settembre 83, il loro «Mistero drammatico sulla Sindone da una cronaca del XVI secolo». Lo spettacolo, che si intitola semplicemente II Segno, è tratto infatti molto liberamente dalla Cronaca delle Monache Clarisse di Chambéry, testo datato 1534 e redatto dalle suore di clausura mentre rammendavano la Sindone devastata dall'incendio avvenuto due anni prima. La drammaturgia dello spettacolo è firmata coralmente da Giacomo Bottino (autore dei testi), Vincenzo Gamna, Aldo Longo, Koji Miyazaki e Marco Pautasso coadiuvati dalla consulenza di don Lorenzo Savarino. «La rappresentazione - scrive il sacerdote - propone sia il linguaggio grammelot delle converse, sia la terminologia mistica della novizia, elude ogni preoccupazione cronologica, inserisce episodi fantastici, introduce singoli, gruppi e masse, alterna varietà di ambienti e offre una ricchezza esuberante di linguaggi». «In tal modo - prosegue don Savarino - la presenza della Sindone trasforma il monastero in un allusivo microcosmo in cui coesistono e si affrontano contrastanti sensibilità e opposte concezioni di fronte agli interrogativi fondamentali dell'esistenza e al senso della vita religiosa». Interpretano lo spettacolo, accanto a Elisa Abrate, Alessandra Lappano, Susanna Paisio, Riccardo Lombardo e Chiara Rosental, altre venti attrici della Compagnia ed è prevista la «partecipazione straordinaria» di una quarantina di Vigili del Fuoco, prota- gonisti del salvataggio della Sindone durante l'incendio nella Cappella del Guarini. Le musiche originali sono di Gilberto Richiero che ha lavorato in collaborazione con i Piccoli Cantori di Torino e l'Associazione Incontrocanto. Il secondo spettacolo affronta anch'esso un soggetto religioso ma si serve di. un romanzo del poeta greco Nikos Kazantzakis (l'autore de «L'ultima tentazione di Cristo», libro da cui Scorsese trasse romonimo film) e narra il cammino di san Francesco verso quella che viene definita la Rivelazione. L'opera di Kazantzakis si intitola «Il poverello di Dio»; lo spettacolo che Eugenio Allegri ne ha tratto, invece, ha per titolo Ritorno ad Assisi. Verrà rappresentato al Teatro Carignano sabato 6 giugno alle ore 21 e domenica 7 alle ore 16,30 e vi reciteranno, oltre allo stesso Allegri, Paola Rota, Massimo Giovara, Tatiana Lepore, Benedetta Francardo, Elena Ormezzano, Erika Urban, Laura Righi, Roberta Triggiani, Anna Coppola più alcuni attori del Calendimaggio di Assisi che riprodurranno scene di vita assisana del Trecento. Le musiche sono di Ramberto Ciammarughi, i costumi di Elena Gaudio e Roberta Vacchetta. Scrive Allegri: «Il 26 settembre e il 3 ottobre 1997 due violente scosse sconvolsero il centro dell'Italia. L'offesa più grande, la ferita più profonda venne inferta al costato dell'Italia cristiana: ad Assisi, città della Pace, patria di san Francesco...A qualcuno è sembrato un richiamo a distanza, a distanza di secoli... E ora che, mestamente, la gente si riaffaccia sulle pendici del monte Subasio, verso quella città simbolo di una Povertà vissuta con dignità (e che rimanda a valori di vita diversi da quelli cui siamo abituati), ecco il senso di un vero ritorno ad Assisi. Uno spunto di riflessione. Per tutti noi che, sempre o spesso, ad "Assisi" non vogliamo o non sappiamo più tornare». Monica Bonetto .■1 sinistra Susanna Paisio con Elsa Abrate. A fianco Eugenio Allegri
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