FORD: STANGATA ALLA LOTTERIA

FORD: STANGATA ALLA LOTTERIA FORD: STANGATA ALLA LOTTERIA Truffa da 100 milioni di dollari IL BIGLIETTO VINCENTE David B. Ford traduzione Sergio Altieri Mondadori pp. 498 L. 32.000 AVID B. Ford è quell'ex sconosciuto baciato dalla fortuna che, al suo primo romanzo {Il potere assoluto), aveva avuto la faccia tosta di abbordare con il suo manoscritto Aaron Priest, l'agente letterario che aveva appena lanciato l'ancor più sconosciuto Robert J. Waller (I ponti di Madison County) dicendogli: «Se è riuscito a rendere celebre e miliardario lui, figuriamoci quello che può fare per uno come me che ha in mano il political-thriller dell'anno». La conclusione? Un contratto di due milioni di dollari con la Warner Books e, pronta a fare il giro del mondo, la storia del presidente degli Stati Uniti che - in preda ad un raptus erotico - uccide l'amante, moglie del suo miglior amico. Un vero e proprio terno al lotto (vinto) per David Ford il cui gusto per l'azzardo sembra davvero far parte integrante del suo patrimonio genetico. Naturale quindi questo ultimo romanzo, Il biglietto vincente, storia serrata ed affascinante di una truffa da cento milioni di dollari ai danni della Lotteria Nazionale, immaginata espressamente per realizzare il sogno - anche questo assoluto - di ogni buon giocatore (americano e non): conoscere in anticipo i dieci numeri (0-8-1-0-0-8-0-52-1) che verranno estratti davanti all'intera nazione televisiva. interessi (notevoli) per dieci anni prima che le venga restituita per intero la somma. Una proposta indecente, insomma. Che La trama: LuAnn Tyler è una giovane il cui universo ha i confini angusti e disperati di Rikersville, un borgo gretto e sperduto tra le colline della Georgia. E' bella, giovane, intelligente e simpaticamente manesca. Ma il destino le ha concesso soltanto una cadente roulotte come casa e Duane Harvey, un ubriacone ignorante e cattivo, come compagno di letto. Nessun vestito, nessun viaggio, nessuna speranza. A parte Lisa. La piccola figlioletta che ama più di se stessa e per cui si rassegna ai lavori più umili ed ai complimenti più beceri nella squallida tavola calda locale. Finché non incontra Jackson, l'uomo dai mille volti e dagli altrettanti travestimenti, mefistofelico genio del male che non si arresta di fronte a nulla (estorsione, minacce, assassinio) pur di ottenere i suoi scopi. Nel caso in questione: una testa di legno che incassi il biglietto (sicuramente) vincente, che seduta stante gli giri il premio e che accetti di vivere di interessi (notevoli) per dieci anni prima che le venga restituita per intero la somma. Una proposta indecente, insomma. Che l'onesta LuAnn - pur con la morte nel cuore - finirebbe per non accettare se il suo convivente Duane non venisse inopinatamente fatto fuori per una questione di droga. E se lei - per difendersi - non colpisse l'assassino, convinta di averlo ucciso, mentre ad ammazzarlo è stato in effetti il killer che Jackson aveva assunto proprio per chiuderle la bocca nel caso avesse rifiutato la sua offerta. Ha così inizio una scorribanda all'ultima suspense che avvince e diverte per cinquecento lunghissime pagine, senza cedimenti o cali di tensione. Ford è un maestro nell'infilare i suoi eroi in una sequela infinita di vicoli ciechi, da cui se ne escono all'ultimo momento con trovate intelligenti ed inattese. In questo caso LuAnn, diventata nel frattempo Catherine Savage, una ricca ed emancipata signora di Charlottesville, si trova in breve circondata da nemici implacabili: lo stesso Jackson al cui controllo è astutamente sfuggita; il vecchio sceriffo di Rikersville che la ri- cerca per omicidio; Thomas Donovan - un giornalista del Washington Tribune - che ha subodorato ii trucco della Lotteria; l'Fbi che si pasce dello stesso sospetto e vari figuranti trovati per via. Al suo fianco soltanto Charlie, una sorta di anziano e smaliziato tutore che - da Jackson a lei - ha fin dall'inizio cambiato di campo; Mattews Riggs, enigmatico costruttore dal passato misterioso e naturalmente - Lisa, la figlioletta ormai adolescente che, però, è cresciuta ignorando del tutto le dubbie origini della fortuna materna. Ottimo romanzo, dunque. Con rapidi colpi di scena, giocati con grande velocità e naturalezza. Pochi i punti deboli, segno che la mano di Ford (peraltro già confermatosi con II controllo totale) è decisamente salda. A proposito: va ricordato che il suo vero nome è David Baldacci, che il padre è un toscano di Barga e che il suo nome de piume (usato esclusivamente in Italia, del resto) viene da un'ennesima «puntata»; «Ho guardato dalla finestra: tre auto su quattro erano Ford»... Piero Soria IL BIGLIETTO VINCENTE David B. Ford traduzione Sergio Altieri Mondadori pp. 498 L. 32.000 Dopo il Presidente americano che uccide ramante, ora racconta la Lotteria più ricca e ambigua del mondo COWBOYS & INDIANS Joe O'Connor Einaudi PP. 270 L. 15.000

Luoghi citati: Barga, Georgia, Italia, Jackson, Madison, Stati Uniti, Washington