LO SCHEMA BIPOLARE di Edmondo Berselli

LO SCHEMA BIPOLARE ■ :i!fWf ^^^^ J^^^^fP^I^^- _ _ LO SCHEMA BIPOLARE si vota con la proporzionale e i centristi corrono da soli, il modello bipolare possa ragionevolmente tenere. Questa è l'incertezza maggiore che percorre come un brivido la superficie della politica italiana. Fra il primo e il secondo turno di queste amministrative si è afflosciata la riforma costituzionale, che avrebbe dovuto stabilizzare il modulo bipolare. E non è tutto: numerosi fattori di scomposizione degli schieramenti sono all'opera. A cominciare dalla pressione di Berlusconi, che ha chiesto l'iscrizione di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo, nel tentativo di mettere in tensione l'alleanza «non europea» dei Popolari italiani con la sinistra; per proseguire con l'aspra polemica che ha coinvolto Franco Marini e i principali esponenti dei Popolari stessi con la gerarchia cattolica (naturalmente Marini sostie¬ ne di avere polemizzato con Avvenire, giornale della Cei, e non con l'episcopato, ma la realtà è che i richiami del cardinale Ruini ai valori cattolici, e l'offensiva dei vescovi sui temi della bioetica e della famiglia, costituiscono un fattore che introduce turbolenza nel centrosinistra, mentre induce il Polo a cavalcare le posizioni della Chiesa sulla fecondazione etcrologa e sulle famiglie di fatto). Fatto sta che al centro dell'arco politico si è aperto uno spazio che si presta alla suggestione neocentrista. D'Alema nega sbrigativamente che questo fantasma, con il suo seguito di vecchi personaggi politici, possa avere una chance: «Non c'è trippa per i gatti», cioè non si sente la mancanza del vecchio centro. Tuttavia l'esorcismo del segretario diessino non può nascondere che non siamo mai stati vicini come adesso alla ricostituzione di un soggetto politico centrista. Manca ancora il meccanismo che può fare scattare il processo di ricostituzione. Ma la previsione più logica, in questo momento, consiste nel dire che è cominciata una corsa parallela. Da una parte si misura la tenuta degli schieramenti, Polo e Ulivo, ed è spontaneo pensare che sia problematica. In particolare è l'Ulivo a uscire scosso dalle amministrative, mettendo allo scoperto le proprie contraddizioni interne, dividendosi, fino al punto di perdere una città storicamente di sinistra come Parma e di vedere insidiate zone tradizionalmente sue. Dall'altra bisogna osservare quali mosse verranno compiute in quell'area di confine che è il centro. Le elezioni di ieri hanno confermato l'idea che un'efficiente legge elettorale tende a rafforzare lo schema bipolare; bisognerà vedere tuttavia quale sarà la volontà effettiva dei partiti, come si muoveranno i protagonisti; e anche quale formula elettorale si sceglieranno, dopo la caduta della Bicamerale. Perché l'insegnamento delle ultime amministrative è che la legge elettorale «fa» gli schieramenti; ma quando sono gli schieramenti a fare la legge elettorale, non è detto che la razionalità prevalga sui calcoli di parte. Edmondo Berselli

Persone citate: Berlusconi, D'alema, Franco Marini, Ruini

Luoghi citati: Parma