Bonn, retromarcia dei verdi dopo il crollo dei consensi di E. N.

Bonn, retromarcia dei verdi dopo il crollo dei consensi GERMANIA Rinviato l'obbiettivo della tassa sulla benzina Bonn, retromarcia dei verdi dopo il crollo dei consensi BONN. Niente più benzina a cinque marchi ma soltanto in apparenza, niente più ritiro della «Bundeswehr» dalle missioni in Bosnia. Il tonfo nei sondaggi d'opinione e le critiche durissime, anche dal potenziale alleato Spd, hanno convinto i Verdi a rivedere i punti più controversi del programma elettorale. In un congresso-lampo svoltosi ieri a Bonn, i 57 delegati hanno esibito in proposito una completa e inusuale consonanza: anche chi aveva perplessità sul compromesso «realista» non le ha manifestate. Obiettivo prioritario degli ecologisti, a meno di 4 mesi dalle elezioni generali del 27 settembre, è riconquistare una «abilità al governo» che l'ala oltranzista aveva compromesso, al congresso di Magdeburgo di tre mesi fa. Se tuttavia la riconversione tentata ieri avrà successo fra gli elettori, è dubbio. Per quanto riguarda la benzina, infatti, a venir meno è stata soltanto l'aggressività immediata delle cifre: non l'obiettivo fissato a Magdeburgo, che resta per l'appunto quello di portare entro dieci anni la benzina a 5 marchi nell'ambito di una riforma fiscale «ecologica». Un obiettivo che può anche essere taciuto, in un «piccolo programma» limitato alla prossima legislatura di quattro anni. Quanto all'impegno della Bundeswehr in Bosnia, la conversione è più consistente: non ci si oppone più, infatti, lasciando libertà di voto ai parlamentari del gruppo. Ma la nuova posizione viene giustificata presentando le missioni non più come «mirate a mantenere la pace», ma come «volte a conseguire la pace». Ancora una volta è dubbio se tutto questo basterà a convincere elettori e potenziali alleati che hanno subito espresso dubbi sulla conversione alla realtà dei Verdi. [e. n.]

Luoghi citati: Bonn, Bosnia, Germania, Magdeburgo