La Quercia cresce a Noterà La Sicilia al centrodestra di Flavia Amabile

La Quercia cresce a Noterà La Sicilia al centrodestra Battuto l'ex sindaco de (Polo) MATERA DAL NOSTRO INVIATO Il duello era di quelli da manuale: Ulivo contro Polo, ma soprattutto nuovo contro vecchio, un uomo del pds contro un ex democristiano, sindaco della città per otto anni, dal 1986 al 1994, scomparso nell'onda di Tangentopoli e riapparso in queste ultime elezioni. Al termine del lungo duello, il nuovo ha sconfitto il vecchio: da oggi Angelo Minieri guida la città di Matera dopo aver ricevuto il sostegno di circa il 53% dei voti. Era a capo di una coalizione formata da Ds, Rifondazione Comunista, Verdi, Patto Segni, Rinnovamento italiano. «Per la prima volta Matera ha una giunta di centro-sinistra in controtendenza con il dato nazionale», ha commentato ieri notte, trionfante, Minieri. Forte, l'amarezza del suo avversario, Francesco Saverio Acito: «Conosco bene la città, un po' meno i materani per 0 nostro carattere chiuso che può riservare sorprese». Termina così un'accesa battaglia, seguita con interesse non solo a livello locale. Matera è considerata un piccolo laboratorio in grado di annusare in anticipo le nuove tendenze della politica italiana. Ha incoronato il sindaco socialista quando la forza del partito di Craxi non era nemmeno immaginabile. Ha battezzato l'unione delle forze progressiste in una sorta di patto di resistenza contro la destra, quando il progetto dell'Ulivo era ancora di là dal nascere. Ma ha anche visto sfaldarsi il patto di resistenza fra i vari membri della giunta per la diffi- colta di far convivere sotto uno stesso tetto programmi eterogenei come quelli di verdi, cristiano-sociali, pidiessini. Non si è infatti ripresentato Mario Manfredi, il sindaco che aveva dato vita al patto. Al suo posto, a contendersi la poltrona di primo cittadino sono stati due personaggi, entrambi molto conosciuti in Basilicata, che hanno dato vita a una campagna elettorale appassionante, fino all'ultimo combattuta senza esclusione di colpi e condotta sul filo del rasoio, tanto da rendere impossibile prevederne l'esito. Ad aprire i giochi è stato il Pds, che già nell'estate scorsa aveva lasciato trapelare il nome del proprio candidato: Angelo Minieri, 51 anni il prossimo agosto, ex presidente del consiglio regionale della Basilicata, originario di Matera. Qualche mese dopo ha iniziato a muoversi il suo avversario, Francesco Saverio Acito. Ma lo ha fatto all'inizio con un proprio raggruppamento, forte degli appoggi maturati in otto anni da sindaco. All'inizio della primavera Acito è stato avvicinato dal Polo e ne è diventato il candidato. Il profilo dei due concorrenti rispecchia piuttosto fedelmente anche i programmi presentati agli elettori. Più legato ai temi nazionali, alle battaglie condotte dal Pds in tema di Europa e rinnovamento del panorama politico è stato il programma di Minieri. Solidamente aggrappato alle questioni locali quello di Acito. Dal profilo dei due concorrenti emergono anche le principali accuse rivolte a ciascuno di loro durante la campagna elettorale. Di Acito è stata criticata l'incoerenza, la sua disinvoltura nel passare da una bandiera all'altra. Così come sono stati ricordati i numerosi processi a cui è stato sottoposto nel periodo di Tangentopoli. Minieri è stato descritto come un candidato scelto a Potenza, poco attento e per nulla addentro ai problemi di Matera. Ma Matera ha voluto premiarlo comunque. Sarà lui l'uomo inviato da Potenza - il primo cittadino di Matera. Flavia Amabile Il vincitore sostenuto da una coalizione che andava da Rifondazione a Dini MATERA ANGELO MINIERI 52,8 % Ds, Rifondazione Ppi, Dini Verdi GIOVANNI ACITO 47,2, Forza Italia An, Ccd, Cdu Nuovogiorno