Parma, l'ora del Centro di Pierangelo Sapegno

Parma, l'ora del Centro Parma, l'ora del Centro Dopo 50 anni crolla la sinistra PARMA DAL NOSTRO INVIATO A Parma vincono in due. Uno si chiama Elvio Ubaldi, 50 anni, ex de di sinistra. L'altro si chiama Cossiga. Il risultato è che per la prima volta in cinquant'anni la sinistra esce sconfitta dalle urne in una grande città dell'Emilia. Ma non è un caso che quando, alle 11 della sera, la piccola rivoluzione di Parma comincia ad annunciarsi, Mauro Viberti, segretario regionale del Ccd, corregga con forza per due volte il giornalista della tivù che lo sta intervistando: «Ha vinto il centro. Non il centrodestra». Alla fine, il successo si materializza con numeri ancora più clamorosi di quanto ci si aspet tasse. Proiezioni Abacus: 58% a Ubaldi; solo 42 per Lavagetto, sindaco uscente, candidato dell'Ulivo. E a fine scrutinio (275 sezioni) i dati confermano: 57,2 a 42,8. Sono numeri che fanno riflettere. La vittoria, come capita, magari ha tanti padri: Ubaldi, Forza Italia, il progetto di Cossiga, il leader dissidente della sinistra parmigiana, Mario Tommasini. La sconfitta, uno solo: la sinistra. Ma l'aria che tirava, alla vigilia, era già quella della sorpresa. «Me l'aspettavo», ha confessato lo stesso Lavagetto, mentre confluivano i risultati: «Non mi aspettavo solo questo divario così netto. Io ho perso, questo è sicuro. Probabilmente, ha perso anche la sinistra. La frattura al suo interno è stata decisiva». Questa sconfitta veniva comunque da tanti segnali, alcuni palesi, altri nascosti. Un sondaggio segreto dei democratici di sinistra fatto qualche giorno prima del voto dava una vittoria a Ubaldi abbastanza netta (54%). Un altro sondaggio pareva esagerare persino: 58% al leader sostenuto da Forza Italia. Certo, i sondaggi qualche volta lasciano il tempo che trovano. Ma il laboratorio Parma e del Nord Emilia (anche a Piacenza la stessa aria di ribaltone e nella sera che si clùude un po' gli stessi numeri: 52 a 48, e smistra sconfitta) non si fermava solo alle previsioni e alla conta illusoria dei numeri probabili. Quello che poteva succedere nella piccola capitale del granducato aveva valenze molto più profonde, molto più importanti. E la sorpresa veniva in ogni caso da lontano, dalla scelta dei candidati, dal primo giorno di voto, due domeniche fa, dalla politica di aggregazioni che aveva imito per mettere di fronte un candidato dell'Ulivo, sindaco uscente, che non aveva soddisfatto appieno le attese dei suoi elettori, e un altro, che non era il semplice rappresentante del Polo. Stefano Lavagetto è stato il sindaco di Parma dall'agosto del '92 L'Ulivo l'ha riproposto, nonostante qualche incertezza nella base. Dall'altra parte, al ballottaggio, Elvio Ubaldi, ex de di smistra, sostenuto dalla sua lista Civiltà Parmigiana (simbolo: una campana gialloblù, i colori di Parma) e da Forza Italia. Niente Alleanza nazionale, chea 7% dei voti alla prima tornata elettorale, che due giorni prima s'è limitata a consigliare un suffragio contro Lavagetto, ma non a favore di Ubaldi. Il fatto è che, comunque lo si legga, questo iìniva per presentarsi come il candidato del Grande Centro, e non della Destra. E d'altra parte, in mezzo, era rimasto Tommasini, ex pidiessmo amatissimo dalla base. Lui aveva raccolto il 18,89% dei suffragi, lasciando solo il 30,5 al grande favorito Lavagetto. Ubaldi | ne aveva preso 31,1. E i democratici di sinistra erano usciti dimezzati: 18% dei voti, 13 punti in meno rispetto al pds del '94. Comunque fosse andata ieri, questi erano numeri che avevano lasciato il segno. Per raccogliere i voti di Tommasini, Ubaldi si era spinto a far suo il progetto sugli anziani sostenuto dal candidato in rotta con il suo ex partito. Lavagetto aveva sparso risposte tecnico-burocratiche, più che altro contrarie, ma aveva inserito nella sua coalizione il capolista di Tommasini, il quale prima di andare alle urne aveva annunciato: «Ero di sinistra, si sa dove voterò». Dichiarazione sibillina. A giochi fatti la verità sembra la stessa della vigilia: lontano dalla destra, il Centro è più che mai in Uzza per vincere. Anche in un feudo della sinistra, in una capitale dell'Emma rossa. Pierangelo Sapegno PARMA ELVIO UBALDI 57,2 Forza Italia-Ccd Civiltà Parma 0/ /') STEFANO LAVAGETTO 42,8* Ds, Rifondazione Ppi Dini-Pri Elvio Ubaldi è diventato sindaco di Parma