L'esercito lo chiama «E io licenzio tutti»
L'esercito lo chiama «E io licenzio tutti» Chiude l'azienda per il servizio di leva L'esercito lo chiama «E io licenzio tutti» Potenza, respinta la richiesta di esonero Adesso 48 dipendenti rischiano il posto POTENZA L'impreha 26«Non ho che psostituOra intAndrDAL NOSTRO CORRISPONDENTE La patria chiama alle armi e l'azienda deve chiudere per mancanza del titolare. L'ingegner Francesco Marella, 26 anni, socio, amministratore unico e direttore tecnico della «Gfc Srl» di Potenza si è visto respinta la domanda di esonero dal servizio di leva presentata in base a mia legge deU'86 e ora non ha alternative. Senza di lui l'impresa non può andare avanti e così, ricevuta la cartolina precetto, ha ordinato di preparare le lettere di preavviso: dal 1° luglio scatta il licenziamento per i 48 dipendenti distribuiti nei cinque cantieri disseminati nel CentroSud. La Gfc (Gallerie fondazioni e consolidamenti) si occupa di servizi geotecnici alle imprese edili: è sorta nell'89, ma è divenuta operativa solo nel '97 quando Francesco Marella si è laureato giovanissimo («con 110 e lode») in ingegneria geotecnica all'Università di Napoli. La società era ferma, il precedente titolare, il fratello, era morto per un tumore, e il padre prostrato aveva lasciato ogni attività. Il giovane ingegnere ce l'ha messa tutta e ha rimesso in moto l'azienda. Questo fino a qualche giorno fa. «La settimana scorsa - dice il ragioniere Luigi Telesca, uno dei dipendenti, che ha ancora nel cassetto le lettere di licenziamento in una riunione l'ingegner Marella ci ha detto che deve partire militare e chiude l'azienda perché non ha nessuno che possa sostituirlo». E così venerdì sera è partito il tam tam: il ragioniere ha informato i lavoratori tramite fax perché i cantieri sono a Torre Annunziata, Livorno, Bologna, Firenze e Anagni. I dipendenti hanno deciso di inviare una lettera al presidente della Repubblica, al capo del governo, al ministro «mcriminato» Andreatta e al ministro del Lavoro Treu. Il contenuto è molto semplice: per colpa vostra siamo condannati alla disoccupazione malgrado i vostri impegni a favore del Sud. Seguono in calce 48 firme, con data di nascita e composizione nditore anni nessuno possa uirmi» erviene eatta del rispettivo nucleo familiare. La lettera viene inviata anche ai giornali, così scoppia il caso. E' mai possibile che dieci mesi di naja valgano più di 48 posti di lavoro che assicurano sussistenza a 117 persone del Sud? Ma non c'era una quantità di provvedimenti a favore dell'occupazione compresa una legge che consente l'esonero dal servizio militare per i giovani imprenditori? Tutto vero, ma c'è un inghippo che Marella definisce burocratico. La domanda di esonero è stata presentata in ritardo. «Un ritardo di quindici giorni - dice l'ingegnere - a causa della mole di documenti da preparare». Malgrado il ritardo lui si sentiva tranquillo, convinto che la sostanza sia comunque più importante dei cavilli. E invece la settimana scorsa la sorpresa. L'ingegnere è a Roma per affari, va alla direzione generale della Leva e lì gli spiegano che la sua domanda è stata respinta. O meglio, non è stata nemmeno esaminata nel merito proprio perché giunta in ritardo. Tornato a Potenza, Marella comincia a preparare la partenza. Nel frattempo gli giunge il decreto di rigetto e, qualche giorno fa, la cartolina precetto. Partenza 4 agosto. Proprio ora che gli affari vanno bene: 2 miliardi di fatturato nel '97, 10 miliardi di portafoglio lavori per l'anno in corso - spiega l'ingegnere -. cioè lavori sicuri perché già commissionati. L'esercito potrebbe addirittura verificare in casa propria se l'azienda potentina garantisce o meno i posti di lavoro: un cantiere della Gfc è a Firenze e la ditta, su commissione del ministero della Difesa, sta facendo sondaggi geologici per la costruzione ai una nuova caserma. Nel pomeriggio di ieri è giunta la notizia che il ministro delia Difesa si sta interessando al caso. La risposta dell'imprenditore? «Sono pronto ad assolvere i miei obblighi militari, ma spero nell'interesse dei miei lavoratori che la pratica sia valutata in modo sereno e non burocratico». Sarà così? Edmondo Soave L'imprenditore ha 26 anni «Non ho nessuno che possa sostituirmi» Ora interviene Andreatta
Persone citate: Andreatta, Francesco Marella, Luigi Telesca
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