Rifondazione attacca Orlando per via Umberto II di A. R.

Rifondazione attacca Orlando per via Umberto II Cerimonia a Palermo Rifondazione attacca Orlando per via Umberto II PALERMO. Da ieri una strada del Lido di Mondello è intitolata a Umberto II re d'Italia. La cerimonia si è svolta in pompa magna con il sindaco Leoluca Orlando e, accanto, Marina Doria, pronta a sottolineare che da cinquant'anni suo marito, Vittorio Emanuele, attende di tornare in Italia ed è tuttora in esilio a Ginevra. Qualcuno sottovoce, maliziosamente, ha tuttavia osservato che nella tabella stradale è scritto «viale Principe Umberto» e solo in piccolo, più sotto, «Umberto II di Savoia re d'Italia». La decisione della giunta comunale palermitana sostenuta dalla sinistra (un assessore è della Quercia) rende più attendibili le voci su «grandi manovre» di Orlando per ingraziarsi il centro e la destra. Sotto un sole che ha fatto sfiorare i 40 gradi, Orlando ha rivolto un pensiero «a chi innaturalmente non può risiedere in Italia», aggiungendo che «oggi Palermo compie un atto di rispetto verso la atoria». Non è della stessa idea Rifondazione comunista, il cui segretario provinciale e consigliere comunale Giusto Catania ha capeggiato un gruppetto di attivisti dietro un cartello con scritto: «Vergogna Orlando». Indignandosi per i bambini della scuola media «Giulio Antonio Borgese» condotti alla cerimonia («Come si usava fare nel Ventennio») e per alcuni motivetti dell'epoca fascista e monarchica diffusi attraverso un altoparlante. Sorridente Marina Doria che ha consegnato al sindaco una medaglia d'argento che raffigura il suocero, sussurrando «Palermo è meravigliosa», [a. r.]

Persone citate: Antonio Borgese, Giusto Catania, Leoluca Orlando, Marina Doria, Umberto Ii

Luoghi citati: Ginevra, Italia, Lido Di Mondello, Palermo