Muore il bimbo rifiutato
Muore il bimbo rifiutato Muore il bimbo rifiutato Abbandonato perché era cerebroleso OTTO MESI DI CALVARIO LEGNANO durata otto mesi la vita del piccolo Francesco, un bambino nato idrocefalo all'ospedale di Legnano e abbandonato subito dopo la nascita dalla madre. La donna non lo aveva voluto tenere, sconvolta e indignata perché solo all'ottavo mese di gravidanza i medici del reparto maternità dell'ospedale di Busto Arsizio (Varese) avevano scoperto la grave malformazione del nascituro. Francesco si è spento l'altro ieri, dopo aver vissuto sempre in ospedale a Legnano, circondato dalle cure e dall'affetto del personale e delle pazienti. La sua morte (i medici avevano previsto che non avrebbe superato i primi mesi di vita) ha profondamente colpito soprattutto le infermiere della maternità dell'ospedale di Legnano, che si erano particolarmente affezionate al bambino. Della vicenda del neonato cerebroleso si era interessante anche il Tribunale dei minori. La madre, una donna sposata di Busto Arsizio, era venuta a partorire a Legnano dopo aver saputo dai medici di Busto che il bambino era idrocefalo: solo all'ultima di molte ecografie, quando ormai si approssimava il parto, i sanitari avevano scoperto le condizioni del nascituro. La donna non si era data pace: accusando i medici di incapacità, aveva respinto l'assistenza del reparto maternità di Busto, e subito dopo aver partorito a Legnano si era rifiutata di riconoscere il bambino. Francesco era così rimasto «in carico» all'ospedale. Nessuno dei genitori o dei familiari prossimi, a quanto si sappia, è mai venuto a trovarlo. Ma tanti altri hanno preso a cuore la sua situazione: il reparto maternità era diventato la sua casa, e le infermiere gli hanno fatto da mamme, assieme alle stesse partorienti ricoverate in questi mesi nel reparto e che gli sono state vicine con amore, [r. cri.] Un neonato in un'incubatrice
Persone citate: Busto
Luoghi citati: Busto Arsizio, Legnano, Varese
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