Alle urne sull'ingegneria genetica di E. St.

Alle urne sull'ingegneria genetica SCIENZA ED ETICA I promotori vogliono proibire di sviluppare e utilizzare qualsiasi organismo modificato Alle urne sull'ingegneria genetica Referendum in Svizzera per un divieto costituzionale BERNA. Sette milioni di svizzeri sono chiamati oggi alle urne per decidere se inserire o meno nella Costituzione il divieto a sviluppare ed utilizzare ogni organismo geneticamente modificato. Un referendum senza precedenti, preparato per 8 anni dal «Gruppo di lavoro svizzero sulle tecnologie del gene» che ha raccolto 110 mila firme e l'appoggio di verdi, ecologisti, associazioni dei consumatori, animalisti e tutta la sinistra, ad eccezione dei due ministri socialisti e di qualche federazione locale del Ps. Dall'altro lato l'intera comunità scientifica, appoggiata e pesantemente finanziata dalla potente industria farmaceutica e da quella alimentare. Tremila ricercatori sono scesi in piazza il 28 aprile a Zurigo e mille a Ginevra, per protestare contro un emendamento che, se approvato, condannerebbe alla disoccupazione o all'emigrazione gli specialisti di un settore in cui la Confederazione è all'avanguardia mondiale. La No- vartis, uno dei tre colossi farmaceutici, ha del resto già deciso di costruire un nuovo centro di ricerca genetica da 300 miliardi di lire a San Diego, in California: «In tutta coscienza, non potevo raccomandare di investire questi soldi in Svizzera - ha detto Paul Herrling, responsabile della ricerca alla Novartis -. L'incertezza legata al voto è semplicemente troppo grande». Sconcertata dalla crisi della «mucca pazza», che ha colpito la Svizzera più d'ogni altro Paese ad eccezione della Gran Bretagna, dalla scoperta che il celebrato cioccolato Toblerone contiene soja geneticamente modificata, e dagli inquietanti successi nella clonazione animale, l'opinione pubblica elvetica è apparsa fino all'ultimo incerta nei sondaggi, dando una leggera preferenza ai fautori del divieto. La campagna elettorale è stata combattuta da entrambe le parti con colpi bassi. In un manifesto dei referendari si vedo una bambina cieca e deforme, con la scritta «Vi è piaciuta Cernobil? Allora vi piacerà anche l'ingegneria genetica». Mentre il messaggio del campo avverso è più laconico: «E il vostro prossimo cancro?». Come a dire: senza ricerca genetica, scordatevi di poter vincere le malattie mortali. Se approvato, l'emendamento sancirebbe «l'interdizione alla produzione, l'acquisto e la cessione di animali geneticamente modificati o transgenetici; alla disseminazione di organismi geneticamente modificati nell'ambiente; al rilascio di brevetti per animali e piante geneticamente modifi cati o di parti di questi organismi, per i procedimenti utilizzati a questo scopo e per i prodotti da essi derivati». Un bando totale, cioè, allo sviluppo dell'ingegneria genetica, una scienza su cui sono basate le speranze per il miglioramento della produzione agricola, ma soprattutto per la lotta a malattie come il cancro e l'Aids. [e. st.]

Persone citate: Paul Herrling

Luoghi citati: Berna, California, Ginevra, Gran Bretagna, San Diego, Svizzera, Zurigo