«Sconfiggerò il turismo sessuale a Cuba » di Raffaello Masci

«Sconfiggerò il turismo sessuale a Cuba » INTERVISTA Leader della Federazione delle donne dell'isola, è ospite della Commissione pari opportunità «Sconfiggerò il turismo sessuale a Cuba » A Roma la promessa di Vilma Espin, first lady dell'Avana ROMA. «Cuba non sarà più un'isola di turismo sessuale. Noi stiamo lavorando per questo. Il mio Paese vuole proporsi al mondo per la propria cultura, per la specifica esperienza politica e per le bellezze naturalistiche. Senza altre commistioni». Così parla Vilma Espin, ima signora alta, imponente, dai modi forbiti, quasi aristocratici, ma che è anche la prima donna - si può dire così? - del castrismo: membro del Consiglio di Stato e del Comitato centrale del partito comunista, ma soprattutto presidente della Federazione delle donne cubane. Lei ama presentarsi con le sue generalità: nome e cognomi (due, come si usa nei paesi di lingua spagnola: Espin Guillois), ma è la cognata di Fidel, avendone sposato il fratello Raul. Signora Espin, lei si trova in Italia ospite della Commissione per le pari opportunità: che cosa ha chiesto alle sue colleghe italiane? «Con le donne della Commissione pari opportunità ci eravamo già incontrate a Cuba nell'aprile scorso, durante il Congresso mondiale delle donne. Da allora è iniziata una collaborazione con molti organismi internazionali, tra cui la Commissione italiana, cui oggi ho chiesto, tramite l'amica onorevole Laura Cima, due cose: un seminario italo-cubano per conoscere la condizione e i problemi delle donne nei nostri Paesi, e di aiutarci a trovare fondi da investire in attività economiche che riguardino le donne». Signora Espin, la sua isola ora, nell'immaginario collettivo degli italiani, è sinonimo di turismo sessuale. Lei che è presidente delle donne cubane, come vive questo problema e che cosa sta facendo per risolverlo? «Cuba sta conoscendo una fase di intenso sviluppo economico e turistico, col conseguente arrivo di molta più divisa internazionale ma anche di molti modelli consumistici. Tutto questo ha determinato ciò che lo stesso Fidel aveva previsto: un ammorbidimento dei costumi etici, una rincorsa a modelli di vita occidentali e a sistemi di facile guadagno, come appunto la prostituzione. Ma questa è solo la diagnosi del problema...». E invece la cura qual è? «Innanzi tutto noi, come Associazione delle donne, abbiamo studiato il fenomeno: dietro la prostituzione c'era a volte la famiglia disastrata, altre volte c'era l'emulazione del comportamento di un'amica che attraverso il sesso si poteva permettere capi firmati o cose del genere, altre volte c'era anche un problema serio di sfruttamento che coinvolgeva anche stranieri (purtroppo anche degli italiani). Quindi il problema era molto articolato e ogni ragazza (o ragazzo, perché la questione coinvolge anche i maschi) aveva una storia a sé. La nostra azione, a quel punto, si è articolata in due interventi paralleli: da una parte abbiamo intensificato una campagna d'informazione rispetto al rischio di sfruttamento sessuale e di malattie veneree, dall'altra abbiamo cercato di agire sulle cause della prostituzione caso per caso: disagio sociale, povertà, abbando- m. no della famiglia eccetera». Signora, Jei è qui, in un consesso di donne, per Earlare della berta delle donne. Non crede che sul piano delle libertà fondamentali - delle donne come degli uomini - il suo Paese abbia ancora molto da fare? «Non lo credo affatto. Cuba è il Paese più libero del mondo». Signora, la libertà di stampa, di pensiero, di associazione... andiamo. «Vedo che lei è male informato o dà credito soltanto alla campagna che il governo nordamericano ha scaraventato su di noi. Tutte le libertà fondamentali e tutti i diritti umani sono garantiti a chiunque a Cuba, fin dal '59». Raffaello Masci La moglie di Raul Castro, fratello di Fidel: «E' una conseguenza dello sviluppo, ma abbiamo già una cura» m. Vilma Espin Guillois, moglie del numero due del regime cubano

Persone citate: Espin Guillois, Laura Cima, Raul Castro, Vilma Espin, Vilma Espin Guillois

Luoghi citati: Avana, Cuba, Italia, Roma