Di Pietro sta meglio, oggi sarà dimesso

Di Pietro sta meglio, oggi sarà dimesso L'ex pm era svenuto per la fatica a Matera: avrebbe voluto tornare subito alle piazze, ma prima deve rimettersi a casa della sorella a Montenero Di Pietro sta meglio, oggi sarà dimesso I medici: «Deve riposare, stop al tour referendario» MATERA DAL NOSTRO INVIATO «Il senatore sta benissimo», spiega Domenico Lamastra, direttore sanitario dell'ospedale di Matera dove Antonio Di Pietro è ricoverato da venerdì per un improvviso svenimento. Sono le sei di sera, con queste parole e il bollettino medico può dirsi conclusa l'avventura materana di Di Pietro. Certo, non è detta l'ultima parola, affermano i medici, ma più per scaramanzia che per altro. La conferma è nel bollettino. «Le condizioni cardiocircolatorie sono ulteriormente migliorate. Ritengo che domani, 7 giugno, il paziente possa essere dimesso», dice il dottor Luciano Tantalo, primario dell'unità di terapia intensiva. Scherzando, i medici sostengono di essere stati quasi obbligati a promettere a Di Pietro che l'avrebbero lasciato andare. Lo descrivono come un «cavallo impazzito», impossibile da tenere a freno una volta riacquistato vigore. Ma la promessa è stata accompagnata da una precisa raccomandazione: «riposo». Di Pietro, infatti, sarebbe stato pronto a riprendere il tour de force del giro referendario. Cancellato l'appuntamento di ieri in Calabria, domani lo attendono a Vercelli, ma è difficile che lo rispetti. Uscito dall'ospedale si recherà probabilmente a casa della sorella Concettina, a Montenero di Bisaccia, dove dovrebbe obbedire alle prescrizioni dei medici. Conclusasi nel migliore dei modi, l'avventura materana di Di Pietro era invece iniziata sotto una luce molto diversa. Era stato trasportato in ambulanza all'ospedale intorno alle dieci di venerdì sera, al termine di una lunga giornata di comizi. Matera era infatti solo l'ultima tappa di un giro lucano, iniziato a Potenza, proseguito nel Melfese e in Val Basente II caldo - 33 gradi all'ombra - il poco cibo, lo stress e la stanchezza accumulati dopo giorni e giorni di appuntamenti serrati in tutt'Italia, avevano provocato «un episodio upotimico prolungato». Il professor Lamastra, nel visitarlo, lo aveva trovato «stordito», «per nulla disposto a parlare, meno che mai a scherzare». Ma è bastata una notte per capovolgere la situazione. Già ieri mattina era un'altra persona. Innanzitutto Di Pietro ha voluto rassicurare la moglie e la sorella. Non c'è bisogno di venire, sto bene, presto mi (—metteranno, ha detto loro. Poi ha chiesto i giornali e ha ricominciato a seguire, via telefono, l'andamento della raccolte di firme nelle piazze italiane. Ha scherzato con 0 professor Lamastra sulla comune passione per la Juventus, af¬ fermando di voler «arrestare tutti gli interisti» per le accuse di aver rubato lo scudetto. In mattinata Di Pietro è stato sottoposto a una nuo¬ va serie di esami, elettrocardiogramma, ecocardiogramma, Doppler. Tutti hanno dato esiti largamente positivi. E' risultata solo una tendenza alla pressione bassa. Ed è stato sottoposto a una tempesta di telefonate di auguri. Si è fatto sentire il premier Prodi, ma anche il pre- sidente del Senato Mancino, e quello della Camera Violante. Il vicepremier Veltroni si è tenuto in costante rapporto telefonico con il prefetto di Matera, mentre decine di collaboratori, amici e semplici ammiratori hanno tentato di esprimere parole di affetto. Qualcuno ci è riuscito, altri si sono dovuti accontentare di parlare con i medici, tutti hanno comunque intasato le linee della struttura. Di Pietro si è invece sottratto all'assalto dei suoi ammiratori che hanno invaso l'ospedale di Matera. Costretti a rimanere fuori del reparto, pur di avere notizie sull'ex pm hanno sopportato tutto: anche il caldo torrido dei corridoi provocato da un improvviso guasto dell'impianto di condizionamento. Flavia Amabile CHE COSA HA AVUTO L'EX PM ■ Il malore che ha colto l'altra sera Antonio Di Pietro, definito dai medici di Matera «un prolungato episodio lipotimico», è uno svenimento ossia una transitoria perdita di coscienza dovuto a una momentanea insufficienza della quantità di sangue che arriva al cervello. ■ Talvolta può prolungarsi e allora si parla di shock o collasso. Cause di lipotimia sono lo stare a lungo in piedi, la stanchezza fisica, il digiuno, gli stati emotivi e ansiosi, l'aria viziata in ambienti chiusi o eccessivamente affollati, oppure traumi occasionali, dolori viscerali o un bagno fredde. ■ Lo svenimento non ha un particolare significato clinico, può aversi in soggetti giovani e sani, solo talvolta può essere conseguenza di una malattia di cuore. fc Qui accanto un infermiere dell'ospedale di Matera, dov'è ricoverato l'ex magistrato A destra, Antonio Di Pietro

Luoghi citati: Calabria, Italia, Matera, Montenero Di Bisaccia, Potenza, Vercelli