«Non potevo fallire»

«Non potevo fallire» nel Giro, dopo tanti momenti difficili, del suo personaggio più amato «Non potevo fallire» Il Pirata: e adesso sogno il Tour LUGANO DAL NOSTRO INVIATO Pirata, cos'è questa leggera tremarella, l'emozione per un Giro d'Italia ormai vinto? «Urea!!!». Ma come ha fatto? «Mi sa che si è realizzato un miracolo». C'è chi è andato in chiesa a pregare per lei, lo sa? «So che anche Indro Montanelli aveva ordinato un paio di robuste preghiere. Grazie». E' già arrivata la telefonata di Romano Prodi? «Ho spento il telefonino, il professore capirà...». Il Pirata Rosa è davvero felice. Sta aspettando la premiazione, attorno i cameramen litigano e i giornalisti si commuovono, Adriano De Zan insegna. Pantanino va sul palco, si mette le mani giunte sopra la pelata e pare un bonzo. Scatta sulla punta delle ciabatte: «Alèoooh!», eccita all'applauso i tifosi. Non ne hanno bisogno, Lugano è già una curva sud romagnola. E questi che saltano come pazzi sotto il palco chi sono? Il Cammello, Brontolo, il Bello e il Giovane, cioè Podenzana, Conti, Velo e Garzelli, i compagni di squadra. Pantani li vede, prende la mira col bottiglione di pinot e questa dev'essere la doccia più gradita. Pirata, va bene le preghiere, ma poi? «Carattere. Credo di aver dato, anche a me stesso, una prova di carattere. Più di quando staccavo tutti in montagna. Una cronometro a 50 all'ora, Madonna che roba!». Solo carattere? «No. Ci vogliono la preparazione, l'energia, la capacità di recupero e tu smaltiremo stress. Le avevo tu# te». Dormito bene? «Quando non corro dormo molto, moltissimo: Quando corro"vado a letto tardi e mi sveglio presto. Cinque ore mi bastano». Anche prima della crono? «Non ho dormito molto bene, lo ammette, e poi sono stato svegliato alle 6,30 dai medici che sono venuti a farci i prelievi di sangue per i controlli. E' pur sempre un esame, e non è stato certamente un bel risveglio». Il suo compagno di squadra Forconi è risultato fuori dalla norma e mandato a casa, lei invece ai controlli è risultato perfetto. Neppure chi la odia potrà avere sospetti sulla sua vittoria. «Ci mancherebbe altro (anche se poi un comunicato preparato dall'ufficio stampa della Mapei a nome di Pavel Tonkov parla di sorprendente «carica» per la Maglia Rosa, alludendo a Forconi, rimandato a casa, ndr). Ho vinto un Giro che non era adatto alle mie caratteristiche. L'ho vinto con la mia fatica e i miei compagni». Un Pirata a cronometro non s'era mai visto? «Da dilettante ne avevo vinta qualcuna, sempre in salita». E questa di Lugano, allora? Non l'ha vinta, ma è come se l'avesse vinta lei. «Sono andato sul ritmo e avevo una carica impressionante. La maglia rosa, i tifosi, le attese... Non so se in condizioni normali avrei corso una cronometro così». Un anno fa, Pirata, lei era in un letto d'ospedale... «Ho una gamba più corta di un centimetro, una volta mi sono rotto la gamba, due volte mi hanno investito, la mia riabilitazione è stata lunga. Esperienze che mi hanno dato volontà. Attorno a me, poi, gli amici, mio padre, tanta gente che mi ha dato la voglia di reagire». Prima della cronometro il suo direttore sportivo l'ha vista poco convinto. «E' che non pensavo di guadagnare su Tonkov nei primi dieci chilometri. "Marco - mi ha detto quante volte ti aspettavano e non hai mai fallito? E vuoi fallire proprio oggi?". Non ho fallito». La sfortuna con lei è sempre in agguato. Nella discesa che porta a Lugano un cane Terranova nero stava per tagliarle la strada. «Io non me ne sono accorto, ma mi hanno detto che la macchina che seguiva l'ha quasi tirato sotto. Salvo per un pelo». Alla partenza, piccolo sondaggio tra i girini italiani, non ce n'era uno che non tifasse per lei. Quantomeno non sono gelosi, i suoi colleghi. «Li ringrazio. Questa mia vittoria fa bene a tutto il ciclismo». Siccome il Pirata è galantuomo evita di aggiungere che una vittoria di Tonkov, passati i doverosi complimenti al campione russo, si sarebbe sciolta nell'indifferenza. Marco Pantani, la sua pelata, le sue orecchie a sventola, soprattutto le sue salite, è un personaggio. Lo sa, il Pirata. Un poco ci marcia, come è giusto. Un personaggio che riesce a riempire questi 34 chilometri del Canton Ticino di entusiasmo, passione, interesse, folle di tifosi arrivati dalla Romagna e non solo, belle svizzzerotte che salgono in costume dalla spiaggia. «Pantani, comunque vada grazie lo stesso!», avevano scritto su un lenzuolo bianco i tifosi di Castano Primo. Quelli del Club Magico Pantani, a metà percorso, avevano previsto e già capito tutto. «Marco, dopo il Giro il Tour!». Ed è questo, caro Pirata, il desiderio di tutti. Chi non vince il Giro non potrà mai aspirare al Tour, gli hanno ripetuto per anni nelle orecchie da Dumbo. Serviti e accontentati. Pirata, e adesso il Tour? «Il Giro può servire per trovare una buona condizione. Quello di quest'anno è un Tour con qualche chilometro in più di salita...». Pirata, lei ci sta pensando davvero! «Vincere non è facile, non sarà facile. Ma adesso fatemi gustare il Giro». D'accordo. Il momento più bello? «Monte Campione, quando ho staccato Tonkov. Ho fatto 2 chilometri da Guinness dei primati». Ora lo può dire, quello scatto era il suo ultimo tentativo? «Sì, l'ultimo. Non se n'è accorto nessuno, ma prima mi sono tolto l'orecchino che portavo al naso. Era una promessa a me stesso, un giuramento, scaramanzia». Il momento più brutto? «La cronometro di Trieste, quando Zùlle mi ha superato a velocità doppia della mia. Psicologicamente è stato un momento molto delicato. Ma sapevo di essere forte. Prima di mollare devo trovare una difficoltà enonne». Gli esperti hanno notato che ha corso la cronometro senza il casco aerodinamico. «Ma via, cosa c'è di più aerodinamico della mia testa e delle mie orecchie!». E oggi a Milano? «Una grande festa, spero. E di corsa a casa, in Romagna...» Giovanni Cerniti PRIMO GONTCHAR Ordine d'arrivo: 1. Gontchar (Ucr-Cantina Tollo) in 39'54", km 34 alla mèdia di 51,128 km/h; 2Podenzana a 29"; 3. Pantani a 30"; 4. Velo a 31"; 5. Tonkov (Rus) a 35"; 6. Serpellini a l'Ol"7. Camenzind (Svi) a 1'14"; 8. Savoldelli a l'I5"; 9. Zùlle (Svi) a l'32"; 10. Moller Claus (Dan) a l'40"; ll.Gualdia l'55"; 12. Rubiera (Spa) a 2'02"; 13. Faresin a 2'04"; 16. Guerini a 2'10"; 18. Lebanc (Fra) a 2'20"; 43. Noè a 3'40"; 75. Chiappucci a 4'56"; 84Bugno a 5'26". Classifica: 1. Pantani in 95h 50'39"; 2. Tonkov a l'33"; 3Guerini a 6'51"; 4. Camenzind 12'16"; 5. Clavero (Spa) a 18'04"6. Faresin a 18'31"; 7. Bettini 21'03"; 8. De Paoli a 21'35"; 9Savoldelli a 25'54"; 10. Gontchaa 25'58"; 11. Podenzana a 28'22"12. Gonzalez (Col) a 29'24"; 13Rubiera (Spa) a 31'25"; 14. Zùlle 33'26"; 15. Noè a 34'29"; 34. Leblanc a 58'41"; 50. Bugno a I35'00"; 60. Chiappucci a I49'17". Oggi. Da Lugano a Milano, 17chilometri senza particolari diffcoltà. L'ultima occasione di successo per i pochi velocisti rimast Uk SCHEDA DEL PIRATA CARTA D'IDENTITÀ' nome MARCO PANTANI natoa CESENA, I3-M970 squadra MERCATONE UNO stato civile FIDANZATO CON CRISTINA statura 172 CENTIMETRI peso 54 CHIIOGRAMMI capacita polmonare 5,6 UTRI VITTORIE in camera 10 quest'anno 3 a cronometro 0 tappe al Giro 4 tappe al Tour 4 miglior piazzamento jo ne| 194 al Giro in precenenza gorpiazzamento 3°ne«*4e-97 QUANTO GUADAGNA 1,5 MILIARDI L'ANNO «Aver la maglia rosa addosso dà davvero una carica decisiva Un anno fa ero in un letto d'ospedale, mi hanno investito due volte, una gamba è più corta di 1 cm: esperienze che hanno rafforzato la volontà» «ILDPtu«c«ap«sStgnss