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Prodi: ha classe e volontà Prodi: ha classe e volontà «Pedalerò volentieri con lui» Agnelli: «UnMefisto in bici» BOLOGNA. «Una bella gara, bellissima direi. Pantani è proprio un grande campione». Prodi, sorridente e soddisfatto, incontra sotto casa i giornalisti dopo l'impresa del romagnolo. Lo elogia: «E' contato molto che sia arrivato più fresco alla fine, ma già dopo qualche chilometro si vedeva che stavolta Pantani andava forte. Ed è importantissimo: aveva avuto tanti di quegli incidenti, poveretto. Da due anni aveva continui problemi, tanto che in molti pensavano che non sarebbe più tornato a vincere. Invece ha solo 28 anni e di fronte a sé ha altre stagioni buone». Prodi s'è detto impressionato dalla grande capacità di resistenza di Marco: «Il Giro l'ha vinto in salita, noii c'è dubbio. E alla fine queste salite massacrano. Lui però è riuscito ad arrivare fresco dopo tutte le salite fatte: lo fanno solo i grandi campioni». Il premier, che nei giorni scorsi aveva telefonato a Pantani per felicitarsi della Maglia rosa, lo richiamerà: «Ma non vogbo inter¬ ferire più di tanto, ha molti impegni. Una pedalata con lui? Sono disponibile, ma è lui che deve rallentare. Questo è uno sport dai ritmi infernali, di fatica impressionante, il più terribile dal .punto di vista della resistenza. Chi vince il Giro è un uomo di grande volontà». Anche l'avvocato Giovanni Agnelli ha seguito la gara di Pantani, entusiasmandosi per la vittoria di quello che ha definito «un Mefisto in bicicletta». Echi festosi dal ritiro dei calciatori azzurri, a Senlis. Il preparatore Pmcolini: «Fra i segreti di Marco, i suoi allenamenti in Romagna con Sacchi, l'edicolante di Fusignano e Davide Cassani, la spalla di De Zan». Del Piero: «Non sono un fanatico, ma quando c'è un italiano ci metto un orecchio anch'io. Le gesta di Pantani sono di buon auspicio anche per il nostro Mondiale». Voce fuori del coro, Beppe Bergomi: «A me il ciclismo piace. Ma ho sempre tifato per Bugno e Saronni. Marco mi perdonerà?»