Per Rolls-Royce è fatta Passerà a Volkswagen di Fabio Galvano

Per Rolls-Royce è fatta Passerà a Volkswagen Bocciata dagli azionisti l'offerta di Bmw Per Rolls-Royce è fatta Passerà a Volkswagen La casa tedesca dovrà ora superare l'ostacolo del marchio e del nome LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' finita come ormai si prevedeva, ma non senza turbolenze che a tratti hanno trasformato in rissa («No a Hitler, no alla sua auto del popolo») l'assemblea straordinaria degli azionisti Vickers: quella che, ieri, ha sancito la vendita della Rolls-Royce al gruppo Volkswagen. Alla fine l'offerta della casa tedesca - 430 milioni di sterline, circa 1230 miliardi di lire - è stata votata a grandissima maggioranza; ma non senza un bagliore da parte di chi ancora preferiva - sebbene più «povera» del 23% - l'offerta della Bmw. Erano quelli i veri contendenti, anche se all'ultima ora c'è stato l'arrembaggio di un consorzio tutto inglese, Crewe Motors, poi sfumato. In realtà i giochi erano già fatti. I voti postali e le procure dei grandi azionisti - circa il 90% del totale erano quasi tutti per la Volkswagen, che proprio alla vigilia aveva completato la sua strategia annunciando l'accordo di massima con la Vickers - anche questo ora dovrà essere ratificato dagli azionisti per l'acquisto (120 milioni di sterline, circa 340 miliardi di lire) di un'altra sussidiaria, la Cosworth. E' la casa che produce alcuni motori Rolls, che altri ne progetta e produce per conto terzi, ma che è nota soprattutto per i suoi motori di Formula 1 : i Ford-Cosworth. L'acquisto della Cosworth è cruciale nella strategia Volkswagen. Risolverà una volta per tutte i problemi di capacità produttiva dell'Audi; e poiché l'acquirente sarà proprio Audi e non Vw, già si voci fera che la casa tedesca intenda servirsene per affacciarsi sul circo della Formula 1. Una coabitazione inaccettabile per la Ford; tanto che, si dice, il divorzio sarebbe immi nente. Ma la Cosworth servirà alla Volkswagen soprattutto per prò durre tutti i motori Rolls. E' una mossa essenziale; perché la Bmw, sconfitta nella corsa conclusasi ieri, ha immediatamente confermato che scinderà «appena legalmente possibile» il contratto per la fornitura dei propulsori usati sulla Silver Seraph - il modello presentato tre mesi fa - e sulla Bentley Arnage; ma anche destinati a equipaggiare 1 futuri modelli. La Bmw ha anche confermato che intende comunque entrare nel segmento delle auto di superlusso; e c'è da prevedere che la concorrenza con la Rolls e con la Maybach di casa Mercedes sarà strepitosa. La cessione della Rolls sarà esecutiva fra un mese. E a quel punto gli azionisti Vickers, sordi al grido di dolore nazionalistico per la cessione dopo 92 anni di quella gloria britannica a un'azienda tedesca, sentiranno soltanto il tintinnio dell'oro (avranno 80 pence per azione, circa 2300 lire). Per la Vw, invece, si awierà il lungo cammino in un segmento che non conosce, e in cui intende fare grandi cose: nuovi modelli Rolls e Bentley, forse anche una Bentley di stazza media, addirittura la rinascita delle colossali limousine Phantom. Il tutto per arrivare nei primi anni del nuovo millennio, come ha promesso Ferdinand Piech, attorno a quota 10 mila auto (contro le 1918 dell'anno scorso). Ma prima la casa tedesca dovrà superare un altro ostacolo: quello del marchio «RR», della statuetta dello «Spirito di estasi» e del nome stesso dell'auto dei miliardari. Appartengono, in seguito ai rivolgimenti societari degli ultimi trent'anni, non alla Rolls-Royce Motors ma alla Rolls-Royce Pie, che produce motori aerei e che aveva già dato l'assenso alla Bmw ma non alla Volkswagen. Alla torta vinta ieri manca ancora la ciliegina. Fabio Galvano

Luoghi citati: Londra