II Tesoro stringe i tempi per la riforma

II Tesoro stringe i tempi per la riforma TFR E FONDI PENSIONE II Tesoro stringe i tempi per la riforma ROMA. Si stringono i tempi per la riforma del trattamento di fine rapporto, il monte liquidazioni dei lavoratori, una «partita globale» che può raggiungere anche 300.000 miliardi: il ministero del Tesoro, secondo quanto si apprende, ha quasi messo a punto una prima bozza di provvedimento che potrebbe essere presentato alle parti sociali entro la fine di giugno. A via XX Settembre i tecnici coordinati dal sottosegretario Laura Pennacchi hanno cominciato a lavorare a pieno ritmo ma, data la delicatezza del tema e le dimensioni del problema, si sta pensando innanzitutto ad identificare il meccanismo principale che dovrebbe far confluire parte del Tfr nei fondi pensione, chiave di volta per alleggerire la spesa previdenziale. Solo tra qualche giorno il tavolo si allargherà anche a sindacati e Confindustria, un po' come successo per la riforma del welfare. Il problema principale, che ancora deve essere sciolto, è poi quello fondamentale: avviare lo «scongelamento» del Tfr delle aziende quotate o quotabili per trasformarlo prima in azioni e poi farlo confluire in fondi pensione, intaccando quello «maturato» (appunto i circa 300.000 miliardi) come propone il sindacato, ovvero solo quello «futuro», per un valore di circa 20.000 miliardi annui, come invece propongono gli imprenditori.

Persone citate: Laura Pennacchi

Luoghi citati: Roma