Baglioni, strada facendo c'è il record all'Olimpico

Baglioni, strada facendo c'è il record all'Olimpico Stasera e domani, per la prima volta, tutto lo stadio sarà concesso ai fans. Il concerto-evento in diretta su Raidue Baglioni, strada facendo c'è il record all'Olimpico ROMA DAL NOSTRO INVIATO Ottantaduemila biglietti venduti per stasera, per un incasso di due miliardi e mezzo. Come snocciola ispirato l'organizzatore Aragozzini: «Più gente che per Roma-Juventus o LazioJuventus, o per la finale di Coppa Italia Lazio-Milan. E perfino più di Roma-Lazio». Altri 40 mila biglietti sono andati via per la replica di domani sera, con proiezioni di consistenti aumenti nella giornata di oggi. I due concerti allo stadio Olimpico di Claudio Baglioni hanno già sbancato il Guinness casalingo dei primati di affluenza alla musica dal vivo (e anche quelli del calcio, pare). 120 mila uomini e donne, vecchi e bambini - tale è il pubblico del Divo Claudio, interclassista e intergenerazionale - sono davvero una cifra notevole: si spiegano intanto con il fatto che per la prima volta lo stadio Olimpico è stato concesso alla cara nemica musica per intero, e non nella sola curva com'era successo finora. Insomma, c'è l'evento, che proprio come le partite viene trasmesso in diretta su Raidue: la prima e ultima irripetibile occasione, quella da non perdere per rimettere insieme tutte le Anime Mie. Il presidente del Coni Pescante è stato chiaro: sarà una-tantum, la concessione dell'Olimpico per fini non sportivi, a Baglioni stasera e a Ramazzotti fra una settimana: «Il Campionato è fini to in anticipo e comunque si doveva rifare il prato. Questo è un armistizio in una guerra mai dichiarata». Amen. Il Divo Claudio spende le febbrili ore della vigilia in riunioni a catena Spiega: «E' il giorno più importante della mia vita, un sogno che si avvera dopo otto anni di tentativi. Un evento che, come dico sempre io, è piuttosto un vento che smuove l'aria ferma». Di questo evento/vento ha firmato quasi tutto: coautore della re già teatrale con Pepi Morgia, degli arrangiamenti con Gianolio. E' sua l'idea del palco, ed è stato superviso re di tutto, con partecipazione in pri ma persona agli inevitabili guai delle pastoie burocratiche all'italiana e conseguenti alte lamentele. Che lui, però, può permettersi di recitare in diretta ai Tg. Nessun ospite, la prima sera, mal grado le voci inevitabili mettano in fila chiunque, da Fabio Fazio fino a Peter Gabriel: «Se qualcosa del gene re accadrà, sarà per domenica», an nuncia sibillino il musicista. Ci saranno invece «soltanto» la sua band di sei elementi, un quintetto d'archi e uno di fiati, una coppia di illusionisti, 40 ginnaste del Coni, venti ballerini (16 donne, 4 uomini). Una kermesse che ambisce, anche simbolicamente a legare il mondo della musica con quello del calcio (come del resto acca de nel disco «Da me a te», appena uscito e ispirato al Mundial: un tri pudio di brani strumentali e voce re citante). Stasera il Divo Claudio dovrà fare anche lo sportivo, e correre quanto un centravanti: il palco al centro del Prato, a forma di stella polare, è lungo 112 metri e largo 72. Sul prato sono state ammesse, dopo estenuanti tira-e-molla, soltanto 3000 mila persone, gli eletti del suo fans-club che si chiama «Clab». Adriano Aragozzini, alla grande rentrée in Italia dopo anni amari di processi, è eccitatissimo: «Ho fatto una campagna promozionale mai vista in Italia: spot tv e radio, 400 enormi manifesti da fine aprile a oggi con ulteriore attacchinaggio sulla replica. 2 milioni di volantini, avvisi su giornali e periodici, vendite in tutta Italia». Non sarà dunque soltanto un evento alla vaccinara, anche se Roma soprattutto si è mossa per creare la festa? «Ma che dice? - s'arrabbia quasi Aragozzini -. Arriveranno pullman da Torino e dalla Sicilia. Ce ne sono 20-25 da Firenze, e ho anche i miei bravi problemi: volevano farmi lasciare accese le luci per tutta la notte, ieri, per problemi di sicurezza. E io giù a spiegare che il pubblico di Baglioni non è quello del calcio, che sono tutte famiglie per bene». C'è stato feeling con l'artista, Aragozzini? Siete diventati amici? «Amici no, ma c'è stima reciproca e accordo totale. Abbiamo messo su tante luci che neanche usavano i Pink Floyd, e amplificatori mai visti in Ita lia: per sospenderli in aria, nel circolo superiore dell'Olimpico, abbiamo do vuto chiamare da Londra i Riggers, gli unici che si sappiano arrampicare su su con fili d'acciaio». Si amplifica, tra l'altro, a 500 mila watt: non per assordare il popolo, precisano nel team, ma per consentire al suono di arrivare dovunque in modo corretto. Altre soddisfazioni, Aragozzini? «Me lo lasci dire. Ramazzotti ha cominciato le prevendite due settimane prima di me e io il 23 avevo già esaurito la prima sera. Loro sono ancora a 35 mila». Già, perché anche quello che si gioca all'Olimpico fra Baglioni e Ramazzotti è in fondo un derby: con le sue lotte e le sue cattiverie e gli odi di squadra. Alé-oo. Marinella Venegoni I NUMERI Apertura dei cancelli: ore 18. Costo dei biglietti: Curve e distinti 25 mila; Tribuna Tevere 40 mila; Tribuna Monte Mario numerata 55 mila; tribuna d'onore 100 mila (più 5 mila di prevendita) Incasso di stasera: 2 miliardi e mezzo Biglietti venduti: 82 mila per stasera, 40 mila per domani. Palco: A stella polare al centro del prato. 112 m. di lunghezza per 72 di larghezza. Peso di 87 mila kg. Audio: 500 mila watt, da diffusori sospesi in aria e pilotati con tre regie e uno studio mobile. Caterina: in 3 settimane di allestimento, sono stati distribuiti 3.500 pasti, bevuti 45.700 caffé, fumate 182.400 sigarette. Consumate 132.300 ore di lavoro. Il Divo-Claudio «E' il giorno più importante della mia vita» ndo co Tribuna Tevere la; tribuna d'ola per domani. m. di lunghezn aria e pilotati o stati distribuiti 2.400 sigarette. l Divo-Claudio E' il giorno più importante della mia vita» Claudio Baglioni: per i due concerti sono attesi 120 mila spettatori