Risarcimento al nascituro

Risarcimento al nascituro Risarcimento al nascituro //papà ucciso prima del parto: danno morale I DIRITTI DEL CONCEPITO UMONZA N bambino nel grembo materno ha diritto ad ottenere il risarcimento del danno per la morte del padre. A stabilirlo è stato Guido Vanninelli, giudice del tribunale di Monza, che ha riconosciuto a un piccolo brianzolo che oggi ha 4 anni un danno morale di 150 milioni. La causa era stata presentata dalla vedova ventisettenne di im cittadino delle Mauritius di 32 anni che il 21 luglio del '94, mentre era fermo sulla corsia d'emergenza della superstrada Milano-Meda all'altezza di Palazzolo Milanese, era stato investito da un'auto pirata. All'epoca la moglie, anche lei mauritiana, era incinta al quinto mese. «La tutela del concepito - ha scritto il giudice nella sentenza non può ritenersi impedita dalla mancata attribuzione allo stesso di una personalità giuridica e, tutte le volte in cui sia accertata l'esistenza di un nesso causale tra comportamenti dolosi e colposi anche anteriori alla nascita e danni ingiusti che ne siano derivati al soggetto, sorge in capo a quest'ultima il diritto ad essere risarcito, danni tra i quali non possono non ricomprendersi quelli derivanti dalle uccisioni di un genitore che abbia privato il nascituro di un elemento fondamentale per l'equilibrata e completa formazione della sua personalità all'interno della famiglia, oltre a pregiudicare il suo diritto a essere educato e mantenuto». La causa era stata presentata contro il Fondo di garanzia per le vittime della strada delle Assicurazioni Generali che aveva già versato 250 milioni come risarcimento. Il giudice ha riconosciuto alla vedova e ai due figli il risarcimento del danno patrimoniale e morale con circa un miliardo. «Il denaro non può riportare in vita mio marito e il padre dei miei due figli morto in maniera così drammatica, ma voglio almeno ottenere giustizia per i danni che ne sono derivati dalla mancanza. Mio figlio, quello più piccolo, non ha potuto conoscere suo padre ed è stato privato di mia figura importante per la sua crescita», ha spiegato la vedova della vittima al giudice. Il giudice ha sostenuto che il feto ha subito sicuramente delle sofferenze, perché la madre ha assistito alla morte del padre trasmettendogli quelle emozioni negative derivanti dal lutto. I responsabili del Fondo di garanzia per le vittime della strada hanno, invece, cercato di opporsi all'idea che il feto abbia potuto vivere le sofferenze della madre. «Quando è successo l'incidente, ero in auto: in braccio avevo mio figlio, quello più grande che allora aveva quattro anni, ed è rimasto traumatizzato. E il bimbo che avevo in grembo ha sicuramente provato le mie stesse sofferenze», ha spiegato la donna. Silvia Masieri

Persone citate: Guido Vanninelli, Palazzolo Milanese, Silvia Masieri

Luoghi citati: Milano, Monza