DISPERATA LOTTA TRA POVERI di Boris Biancheri

DISPERATA LOTTA TRA POVERI DISPERATA LOTTA TRA POVERI trea scelse di dotarsi di una propria unità di pagamento. Clausole specifiche e dettagliate erano previste per l'accesso ai porti eritrei delle merci destinate all'Etiopia che, essendo dopo l'indipendenza eritrea priva di sbocchi al mare, dipende da quest'ultima o dal piccolo Stato di Gibuti per i suoi scambi commerciali con il mondo esterno. Il Corno d'Africa - la Somalia insegni - è pieno di tensioni interne, di rivalità claniche e tribali, di orgogli nazionali e di rivalità appena assopite. Il Sudan, con la sua guerriglia interna e le sue complicità all'esterno, non è lontano dai due contendenti. Lungo il confine, in apparenza così facilmente ristabilito, tra Eritrea e Etiopia tutto questo complesso di nazionalismi e di conflitti riaffiora a causa della sovranità su una anonima terra di pastori. E' destino che gli ex territori italiani generino contese di frontiera. Sulla delimitazione delle acque territoriali turche e sulla sovranità dello scoglio disabitato di Imia/Kardak, greci e turchi sono stati a un passo dal conflitto e tuttora dissentono su ciò che il trattato di Losanna diede all'Italia nell'Egeo nel 1923. Anche la vertenza eritreo-etiopica si accentra sulla demarcazione di un confine tracciato dagli italiani: e infatti il nostro ministero degli Esteri ha fornito i documenti in suo possesso imparzialmente a entrambi i contendenti. Il sottosegretario Serri si recherà a inizio di settimana al vertice degli Stati africani e incontrerà probabilmente lì le parti in causa. Ieri sono cadute delle granate su Asmara, una città che ricorda quelle italiane degli Anni Trenta, con i suoi cinema vecchiotti e gli alberghi a buon mercato. Oggi gli eritrei bombardano Macallé, un altro nome che figurava nei nostri libri di scuola. L'Organizzazione degli Stati Africani, che ha sede a Addis Abeba, ha proprio a causa di questo una scarsa capacità di azione. Se il tentativo di mediazione americano fallisse, sarebbe possibile che tocchi all'Italia farsi avanti. Resterebbe comunque l'amarezza di vedere due Paesi amici, che di tutto hanno bisogno tranne che di battersi, azzuffarsi inutilmente tra loro. Boris Biancheri