«Rispettiamo le istituzioni»

«Rispettiamo le istituzioni» Monito del Presidente dopo le polemiche di Forza Italia contro il Pool «Rispettiamo le istituzioni» Scalfaro: politici, non delegittimate lo Stato ROMA. «Guai a noi se non rispettiamo le istituzioni!». E' l'ultimo monito di Oscar Luigi Scalfaro pronunciato (alla cerimonia per il 184° anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri) pochi giorni dopo le accese polemiche di Berlusconi contro la procura di Milano. Il Presidente della Repubblica ha chiesto ai politici di non lasciare che le polemiche colpiscano interi corpi dello Stato, delegittimandoli. «Ogni polemica politica può portarci ad individuare colpevoli nelle varie istituzioni - ha avvertito Scalfaro -. Quando ci sono colpe, sono dei singoli, non sono di un corpo, non sono colpe della Polizia, della Guardia di Finanza, dell'Arma dei Carabinieri, dell'Esercito, della Magistratura». Per il Presidente della Repubblica, le «colpe di singoli possono rendere anche della fatica ma non toccano la gloria, il servizio quotidiano, il sacrificio di migliaia di persone. Rispettiamo le istituzioni - ha quindi nuovamente esortato Scalfaro -, Altrimenti, se non le rispettiamo noi politici, se non le rispettiamo nel nostro vivere quotidiano - ha aggiunto riferendosi al figlio di un carabiniere caduto in servizio che poco prima aveva accompagnato la madre a ricevere una medaglia alla memoria - per chi è morto il padre di quel bambino? Per che cosa, se non per le istituzioni che sono la Patria?». Quando, per un attimo, durante la cerimonia, la sedia presidenziale riservata al capo dello Stato è stata occupata da un bambino, Scalfaro ha colto l'occasione per sottolineare le difficoltà del suo ruolo con una battuta. «Mando un ricordo alle vedove - ha detto riferendosi alle mogli dei tanti carabinieri caduti in missione - ed a quel piccolo che si è arrampicato sulla sedia presidenziale. Ci vuole molta innocenza per farlo con serenità». Il Presidente ha poi affermato che nessuno ha inten¬ zione di modificare le caretteristiche essenziali dell'Arma. Alla presenza del ministro della Difesa, Beniamino Andreatta, il capo dello Stato ha parlato della necessità dell'indipendenza dei carabinieri: «Indipendenza vuol dire, per esempio, quando si parla di coordinamento che non si può mai toccare la qualificazione, la caratteristica, l'identità dei singoli schieramenti. E nessuno - ha sottolineato Scalfaro - pensa di alterarli», [r. i.] Mentre il presidente Scalfaro parla con la vedova di un carabiniere morto nel '97 un bambino «occupa» tranquillamente il seggio riservato al Capo dello Stato

Persone citate: Beniamino Andreatta, Berlusconi, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro

Luoghi citati: Milano, Roma