«Sì, possiamo sbagliare ma non usi quei toni»

«Sì, possiamo sbagliare ma non usi quei toni» «Sì, possiamo sbagliare ma non usi quei toni» ONSIGNOR Pietro Nonis, lei oltre ad essere vescovo di Vicenza e giornalista, interviene spesso su importanti questioni sociali. Ha letto quel che dice Marini? «Sì, ho letto. Ma preferirei non commentare. Ho solo provato un grande rammarico. Ma so che la Cei si sta mobilitando in queste ore» Mobilitando per fare che cosa? «Per verificare se è il caso di rispondere». Se dovesse decidere lei? «Oh, io sono solo uno dei 220 vescovi italiani. E neanche uno dei più importanti...Sarò al centodecimo posto in graduatoria, s'immagini...» Poco fa parlava di rammarico. Ci può dire quale è stata la sua reazione quando ha letto l'intervista di Marini al Corriere? «Ho provato un profondo rammarico nel leggere certe espressioni che, arrivando da un esponente solitamente molto ragionevole e appassionato come il segretario del partito popolare, non mi sembrano tanto ponderate e premeditate». Sta dicendo che l'on. Marini doveva pensarci due volte prima di dire quelle cose? «Sto dicendo che è la prima volta, almeno che io ricordi, che un esponente di un partito cattolico democratico, o post-dc per usare un'espressione che utilizzano i giornali, cita l'intera classe dei vescovi italiani per criticarli. Mi pare che ormai non lo faccia più neppure chi in passato per parlare di noi vescovi usa il termine dispregiativo di "vescovoni"». Si riferisce a Bossi, vero? «Questo lo lascio dire a lei». Marini ha anche attaccato il vostro quotidiano, l'Avvenire. E' stato forse l'affondo più pesante, non le pare? «Anche per questo ho un grande rammarico. Considerare l'unico vero quotidiano nazionale che in Italia si definisce cattolico come un house organ di un partito mi pare davvero troppo. Tanto che non mi pare nemmeno il caso di sottolineare che la Cei non è il solo azionista di Avvenire. Non so come si possa sostenere che quello è uno strumento di un partito... Un partito oltre a tutto - che a nostro parere non possiede ancora tutti i requisiti per diventare il partito dei cattolici italiani. Mi sembra un'operazione che va al di là della cultura politica che conosciamo per unirsi a chi ge¬ nericamente vuole solo assegnare etichette, di destra o sinistra, senza soffermarsi a guardare cosa c'è realmente dietro le cose. E allora si assegna ima etichetta per poi spiegare ogni cosa in base a quel marchio. Un tipo di operazione che non condivido». Si può spiegare meglio? «Guardi, in questi giorni io sto facendo una visita pastorale nella mia diocesi. E sa che cosa scopro? Che i problemi degli anziani, di alcune categorie di lavoratori non sono risolti. Le faccio un esempio concreto: ma lo sa che a Vicenza un insegnante che ha lavorato per quarant'anni anche versando l'intera pensione non riesce a pagare la retta di una casa di, riposo? Questi sono i problemi della gente, non le etichette. E se non ne parliamo con la classe politica, io non so davvero con chi poterlo fare...». Marini, però, sostiene anche che i vescovi possono sbagliare quando parlano di politica. Questo, probabilmente, è un pensiero condivisibile, le pare? «Certo, ci mancherebbe. I vescovi possono sbagliare non solo quando parlano della politica, ma anche su altri campi: la scienza, la cultura... Anzi, qualche volta possono anche sbagliare quando parlano di fede, al di là ovviamente dei dogmi fondamentali della Chiesa. Non esiste l'infallibilità dei vescovi. Ma da qui a prendersela con tutti i 220 vescovi ce ne passa. Io, da quando sono vescovo, non ho mai portato i cervelli all'ammasso. Attaccarci con accuse così generiche mi pare onestamente troppo. Non ricordo si sia mai giunti ad un momento come questo che ci obbliga a domandarci dove sono andate a finire certe prese di posizione, a volte anche compromettenti, che durante 40-50 anni ci siamo assunti a difesa della partecipazione politica unitaria italiana che allora era riunita nella Democrazia Cristiana». Flavio Corazza

Persone citate: Bossi, Flavio Corazza, Pietro Nonis

Luoghi citati: Italia, Vicenza