Ppe-azzurri, la lite continua

Ppe-azzurri, la lite continua Ppe-azzurri, la lite continua Il Ppi: Forza Italia snaturerà il gruppo LO SCONTRO A STRASBURGO OUINDICI righe destinate a cambiare gli equilibri politici a Strasburgo e che potrebbero avere forti ripercussioni sulla politica italiana. Sono quelle della richiesta di adesione al Partito popolare europeo firmata da venti eurodeputati azzurri che il capogruppo Claudio Azzolini consegnerà lunedì al presidente Ppe Wilfried Martens. La lettera di candidatura ha ottenuto il nulla osta di Silvio Berlusconi (che ne ha comunicato il contenuto anche al leader dell'udr Francesco Cossiga). Non tutti gli eurodeputati di area azzurra hanno, però, firmato la richiesta. Quattro parlamentari europei iscritti al gruppo «Unione per l'Europa» (Upe) non condividono al momento la scelta dei colleghi. Si tratta di Ernesto Caccavale (contro il quale è in corso davanti ai probiviri una procedura di espulsione da Fi); Alfonso Marra e Roberto Mezzaroma, usciti dal partito nel corso della legislatura; Marilena Marin, eletta nel 1994 con ia Lega Nord, uscita nel '95 dal movimento leghista. L'Upe è stata fondata due anni fa da Forza Italia, dai neo-gollisti francesi e dai conservatori irlandesi. La risposta definitiva ai 20 azzurri arriva martedì. L'eurogruppo Ppe si deve pronunciare sulla richiesta di ingresso, cui continua a opporsi il Ppi. «In politica, i numeri contano - sostiene Franco Marini -, ma l'ossessione dei numeri da parte di Aznar e di Kohl rischia di snaturare la connotazione di questa esperienza, che è l'esperienza di Adenauer, di De Gasperi, di Schumann. Faccio fatica a vedere in Berlusconi un continuatore di quel tragitto. Kohl e Aznar sbagliano». Un altro «no» da Dario Franceschini, vicesegretario Ppi: «Forza Italia - sostiene - non ha nulla a che vedere con l'ispirazione cristiana che, al di là delle alleanze fatte, accomuna tutti i partiti popolari o le democrazie cristiane europee». Pronta la replica degli azzurri, per bocca di Beppe Pisanu, capogruppo alla Camera: «Forza Italia ha tutte le carte in regola. E ciò nono stante l'opposizione di Mari ni e dei popolari italiani che sono gli unici popolari euro pei a collaborare con i comu nisti». La maggioranza del Ppe pare essere, comunque, già orientata sul «sì» all'adesione degli azzurri. Lunedì pomeriggio per iniziativa di Martens si terrà un incontro a porte chiuse, presenti una delegazione di Forza Italia e una rappresentanza degli attuali membri italiani del gruppo Ppe (Pierluigi Casta- gnetti, Ppi; Carlo Secchi, Cdu; Sandro Fontana, Ccd). Ma l'esito è scontato: i popolari di Franco Marini continueranno a indicare pollice verso, gli altri a caldeggiare l'arrivo degli azzurri. «Spero che Cossiga e l'Udr diano anche loro parere favorevole», afferma il vicesegretario Ccd Marco Follini. E c'è già chi si preoccupa dei risvolti nel nostro Paese. «Sarà il vero big-bang della politica italiana - sostiene Claudio Martelli -. Non si è ancora calcolata la portata della novità alla base dello strappo di Fi con An sulle riforme. Prima o poi, il Ppi, Forza Italia e la galassia costituita da partiti come Ccd, Udr e Rinnovamento troveranno un minimo comune de¬ nominatore anche da noi. Sarà, insomma, il contesto internazionale ad imprimere gli indirizzi di fondo alla politica italiana». Ancora dall'area laica arriva un altro commento al probabile matrimonio europeo tra la pattuglia che fa capo al Cavaliere e i popolari europei. La distanza di Forza Italia da An è «coerente - dice Giorgio La Malfa, segretario del Pri - con l'ingresso di Berlusconi nel gruppo popolare europeo». «La presenza di Fi tra i popolari europei presuppone una certa distanza da An - osserva -; è una operazione che sta andando avanti e che, secondo me, è destinata a cambiare fortemente il panorama politico del Paese». [m. tor.] IL TESTO DELLA LETTERA «I sottoscritti membri dell'Europarlamento, eletti sulla lista di Forza Italia, chiedono di aderire al gruppo del Partito Popolare Europeo in base all'articolo 5A (adesione a pieno titolo, ndr) del vostro regolamento. Sottoscriviamo il programma politico e accettiamo il regolamento del gruppo: con questo gesto vogliamo testimoniare il nostro attaccamento ai valori della democrazia ed all'approfondimento della costruzione europea. Nel parlamento europeo, come nel nostro Paese, vogliamo contribuire all'unità del centro politico, respingendo ogni forma di estremismo. Offriamo al gruppo Ppe tutto il nostro impegno per la vittoria dei valori e dei principi umanisti e cristiano democratici della pace, della libertà nella responsabilità, di uguaglianza, giustizia e solidarietà, di rispetto della dignità umana e della vita, che condividiamo e che devono ispirare la costruzione europea come concepita dai padri fondatori dell'Europa» Claudio Azzolini (capogruppo) + 19 Eurodeputati di Forza Italia ■ ■:y^v'--- ' ;:-::/ .yyy ::: yyyy:yyy Il segretario dei popolari europei, Wilfried Martens

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