Coppie gay legali in Catalogna

Coppie gay legali in Catalogna SPAGNA Prima vittoria del movimento omosessuale che punta ora a una legge statale Coppie gay legali in Catalogna Riconosciute dal Parlamento le «unioni di fatto» MADRID NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo anni di mobilitazione e proteste, il movimento gay catalano ce l'ha fatta: il «Parlamento» regionale, con la sola opposizione dei popolari (destra-centro) del premier Aznar, ha approvato ieri in Commissione il Dell «Relazioni di convivenza diverse dal matrimonio», che riconosce legalmente l'unione delle «coppie di fatto» etero ed omosessuali. E ci sono grandi probabilità che lo stesso Ddl passi anche, dopo l'estate, alle Cortes di Madrid. Il disegno di legge, il primo del genere in Spagna e la cui approvazione è scontata, sarà votato dal «Parlamento» di Barcellona il prossimo 30 giugno. In Catalogna le coppie sposate e quelle «di fatto» gay avranno praticamente gh stessi diritti. Tranne che nelle adozioni di minori, tassativamente proibite per omosessuali e lesbiche. E' imprescindibile, però, per le «coppie di fatto» di tutti i sessi, dimostrare la convivenza da due anni. Il testo legislativo, che prevede, tra l'altro, permessi per malattia o morte del partner, la possibilità di continuare ad abitare nella casa del «congiunto» dopo la sua morte, una quota legittima nell'eredità sempre che il convivente non abbia già formato un'altra coppia fissa, è frutto di un compromesso tra CiU, il centrista e democristiane partito del «Molt President» regionale Jordi Pujol, e tutta l'opposizione di sinistra, socialisti, comunisti e indipendentisti. CiU, inizialmente, proponeva di regolare le «coppie di fatto» eterosessuali con in più un registro ad hoc per le coppie gay. Le sinistre volevano regolamentare le «coppie di fatto» etero e gay nel «Codice di Famiglia». La nuova legge, valida solo in Catalogna, è considerata solo un primo passo avanti dal forte movimento gay. «E' un riconoscimento positivo. Ma insufficiente: la maggioranza dei diritti, come previdenza sociale e pensioni, dipendono dalla legislazione centrale». Il vero campo di battaglia, quindi, .sono le Cortes di Madrid, ove una Commissione sta discutendo due disegni di legge: il primo, di Coalición Canaria, vuole equiparare le «coppie di fatto» etero ed «omo» con quelle sposate; l'altro, dei popolari, prevede solo un contratto di unione civile. «Il testo approvato a Barcellona facilita un'intesa a Madrid tra noi e l'opposizione - ci anticipa Carles Campuzano, deputato di CiU alla Camera -. Ma le sinistre dovranno accettare la legge che hanno sottoscritto a Barcellona». Il battagliero movimento gay-lesbiche della capitale, per forzare l'approvazione di una legge statale, ha già minacciato di rivelare i nomi dei parlamentari gay. Gian Antonio ©righi

Persone citate: Aznar, Carles Campuzano, Cortes, Gian Antonio, Jordi Pujol