Nomine Rai, una svolta casalinga

Nomine Rai, una svolta casalinga Il presidente del cda di viale Mazzini: i nomi non sono stati scelti seguendo criteri politici Nomine Rai, una svolta casalinga Bonetti al Tgl, Fava al Tg3, Mimun confermato al Tgl ROMA DALLA REDAZIONE Con quattro voti a favore e un'astensione il consiglio di amministrazione della Rai ha varato ieri le nomine dei direttori delle reti, dei telegiornali e di un'altra nutrita schiera di cariche della televisione di stato italiana. Da ieri, dunque, Agostino Sacca sostituirà Giovanni Tantillo alla guida di Raiuno. Giulio Borrelli prenderà il posto di Marcello Sorgi alla guida del Tgl. Francesco Pinto avrà il ruolo di direttore di Raitre, in precedenza di Giovanni Minoli. Nuccio Fava guiderà il Tg3 fino a ieri condotto da Lucia Annunziata, e sarà affiancato da Antonio Di Bella e Andrea Giubilo con il ruolo di codirettori. Giancarlo Santalmassi prenderà il posto di Stefano Gigotti come direttore dei programmi radio. Infine, le nuove divisioni, in cui sarà ripartita l'intera azienda. La divisione dei canali Uno e Due è stata mantenuta ad interim dal direttore generale Pierluigi Celli («un interim che non è detto sia momentaneo», ha affermato Celli). La divisione di Canale 3 è stata affidata a Giovanni Tantillo e quella radiofonica a Aldo Materia. Nessun cambiamento né a Raidue, né al Tg2 dove sono confermati, rispettivamente Carlo Freccerò e Clemente Mimun. Il quadro delle nomine sarà completato nelle prossime settimane. I nomi dei nuovi direttori annunciati ieri non sono stati scelti seguendo criteri politici, hanno assicurato i vertici del cda. «Il direttore generale non ha visto nessuno; io ho visto tutti - ha spiegato il presidente Roberto Zaccaria - perché credo che sia dovere del presidente aScoit'are^lirtr, per p3i uccidere con il consiglio e il direttore generale sulla base delle capacità rapXes^na^djnfiia9c}iB,tfandidato». Secondo il consigliere Vittorio Emiliani, invece, il cda è stato facilitato nella scelta dei nomi da «comportamenti inèditi da parte della politica»? Non sono state smentite le pressioni politiche: «Non posso impedire che abbiano il mio numero di telefono, ma ho risposto a tutti: fate il vostro mestiere, noi facciamo il nostro», ha affermato il direttore generale Pierluigi Celli. Andando poi a esaminare i «profili professsionali» di ciascuno dei nuovi direttori, Celli ha chiarito che «Borrelli è una persona interna al Tgl, unanimemente apprezzato anche all'esterno per il suo equilibrio e completezza. Fava è in azienda da tanti anni e serve molta esperienza per garantire che quest'operazione difficile vada in porto. Altrettanto vale per Tantillo che deve portare alla divisione 3 la sua esperienza e dare una mano a Pinto che è nuovo nel settore della prò grammazione». Fra coloro che lasciano, si sa che Marcello Sor gi e Stefano Gigotti rimangono alle dirette dipendenze del di- rettore generale in attesa di un nuovo incarico. Lucia Annunziata diventerà corrispondente da Pechino. Nino Rizzo Nervo, ex direttore della Tgr, ricoprirà il ruolo di assistente del presidente. Giovanni Minoli andrà a dirigere una nuova unità di produzione per la realizzazione di programmi seriali a basso costo, documentari e programmi informativi. Proprio su Minoli che alla vigilia era fra i candidati a ruoli considerati di maggiore prestigio si sono ieri rincorse le voci più disparate. Si è parlato della possibilità di un suo abbandono della Rai, insieme con - anche se appare piuttosto complesso - la sua struttura di Format. «Abbiamo definito un progetto per una nuova rete e ci è sembrato naturale che ad interpretarlo fossero dei protagonisti adeguati a questa nuova realtà», ha spiegato Zaccaria, aggiungendo: «Mi auguro che non ci siano de¬ fezioni». In attesa delle defezioni, non sono mancate le critiche. Il consigliere Gian Pietro Gamaleri (An) si è astenuto perché ritiene il pacchetto di nomine «non rappresentativo delle diverse componenti culturali del Paese». L'Usigrai, pur apprezzando la scelta di giornalisti interni, ha espresso «perplessità sul metodo seguito», in quanto «è tornata a pesare, al di là dell'indiscutibile livello dei professionisti indicati, la logica delle caselle politiche». Per trovare parole meno severe occorre far parlare i riconfermati. Clemente Mimun che si rallegra di «veder premiato il lavoro di una squadra che ha saputo far fronte a tante difficoltà». Nessun commento da parte di Palazzo Chigi, ma il presidente del Consiglio ha inviato una lettera a Zaccaria per invitarlo a decidere «nella massima libertà, senza badare ad alcuna considerazione che non sia quella del bene dell'azienda e del servizio ai suoi utenti». Astenuto Gamaleri consigliere di An «Queste nomine non rappresentano le varie componenti culturali del Paese» Sorgi e Gigotti sono in attesa di un nuovo incarico. Annunziata lascia la guida del Tg3 e sarà corrispondente da Pechino ECCO LA NUOVA RAI DIVISIONI Divisione 1 (Raiuno, Raidué, Tgl, Tg2): Divisione 4 (Produzione): Pier Luigi Celli (interim) Bruno D'Aste Divisione 2 (Raitre, Rai International,...): Giovanni Tantillo Divisione 3 (Radiofonia): Aldo Materia Divisione 5 (Trasmissioni): ing. Stefano Ciccotti RETI Raiuno: Agostino Sacca Raidue CARLO FRECCERÒ Raitre: Francesco Pinto Radiofonia: Giancarlo Sanfalmassi Canali radio di pubblica utilità e innovativi: V. Viggiani Palinsesto Notturno: GABRIELE LA PORTA TESTATE GIORNALISTICHE BTgl : Giulio Borrelli Tg2: CLEMENTE J. MIMUN Tg3/TgR: Nuccio Fava Condirettori A. Giubilo e A. Di Bella Gr: PAOLO RUFFINI Tribune e servizi Parlamentari: ANGELA BOTTIGLIONE Rai International: ROBERTO MORMONE Televideo: ALBERTO SEVERI Struttura per il Giubileo: Franco Iseppi «cBllcEspacvnit

Luoghi citati: Pechino, Roma