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Lo show del caro estinto Usa, tv a caccia di esclusive: le esequie dei vip aumentano l'audience Lo show del caro estinto L. NEW YORK ULTIMA frontiera della battaglia dell'«audience» ha una faccia che magari pochi si aspettavano: quella della morte. I canali televisivi via cavo, impegnati nel contendersi la fetta dì spettatori in libera uscita dai tre grandi network, Nbc, Cbs e Abc, hanno scoperto che i funerali «tirano» e hanno deciso di regolarsi di conseguenza. Presto, è da supporre, le cerimonie funebri di gente anche mediamente famosa diventeranno l'oggetto di furibonde battaglie per l'«esclusiva», nonché terreno di caccia per le «tariffe speciali», cioè più care, da applicare agli inserzionisti pubblicitari. La prima avvisaglia del «boom» era venuta l'anno scorso, con la trasmissione in diretta del funerale della principessa Diana, ma i maghi dell'audience non l'avevano presa in considerazione. Un personaggio del genere, si erano detti, è normale che attiri tanta gente. Poi però la Cnn ha trasmesso il funerale di Sonny Bono e i suoi ascoltatori sono triplicati rispetto al normale; la Msnbc (la recentemente creata concorrente del canale tutto-notizie di Ted Turner) ha fatto lo stesso con il funerale di Tammy Wynette, una cantante country, e il risultato è stato lo stesso. L'altro giorno i due canali hanno trasmesso (assieme a un terzo concorrente, la Fox) l'ultimo saluto a Barry Goldwater e tutte e tre hanno avuto un tale «salto» da intimorire i tre grandi. La «tendenza», insomma, è stabilita e c'è già chi si incarica di spiegare il fenomeno. «E' un modo di tenere lontana la propria morte», dice Robert Fulton, docente di «Educazione alla Morte» (qhissà che cos'è) all'Università del Minnesota. «Uno vede le facce in lacrime dei parenti e degli amici del defunto, e automaticamente pensa che ancora una volta è stato risparmiato». Franco Pantarelli