Billè: Sud ancora emarginato

Billè: Sud ancora emarginato Billè: Sud ancora emarginato Dal governo «proposte forti» sul sommerso ROMA. La Confcommercio rimane scettica su Sviluppo Italia, l'agenzia destinata a promuovere l'industria nel Meridione. Sergio Bilie, presidente della Confede-azione del commercio, la giudica «una somma di vecchi apparati che non hanno più legami con il territorio», una proposta che non è in grado «di portare risultati concreti a favore del sistema produttivo» e manca totalmente «l'approfondimento del tema della commercializzazione». Pollice verso anche sul tavolo a quattro che comprende governo, sindacati, Enti locali e Confindustria, ma esclude i rappresentanti del terziario, delle piccole e medie imprese, del commercio: «E' un errore gravissimo. In quella sede, si potrà giocare solo a briscola e tressette, poiché senza chi produce occupazione non so di cosa possano parlare», sentenzia Bilie. Il presidente della Confcommercio presenta uno studio sul crescente divario Nord-Sud, una ricerca che parte da un dato statistico: tra il 1980 ed il 1996 gli investimenti nel Mezzogiorno sono diminuiti dal 26,5% del totale nazionale, al 24%. Nello stesso periodo al Nord sono aumentati dal 73,5% a 76%, mentre è continuata la discesa del contributo del Sud alla formazione del prodotto interno lordo: solo il 24% del pil nazionale è prodotto nel Meridione. Ma il tavolo a quattro esclude proprio una componente forte del Sud, il terziario che, ricorda Bilie, produce il 54,6% del pil meridionale, contro il 15% realiz¬ zato dalla grande industria e il 20% della pubblica amministrazione: «Cifre che parlano chiaro sulla importanza del settore nell'economia complessiva del Meridione. Da parte nostra abbiamo assistito solo ad una riduzione del peso fiscale che è inesistente e ad un rilancio del Sud che è solo sulla carta». Il governo sta però lavorando in questi giorni per avanzare presto «proposte forti» sulla lotta al lavoro nero e sommerso, un fenomeno particolarmente sensibile al Sud. Lo ha detto il ministro del Lavoro Tiziano Treu spiegando che i principali interventi dovrebbero riguardare una serie di incentivi per le aziende che fanno emergere il lavoro irregolare, una sanatoria per il pregresso e un sistema più efficace di controlli. «In questi giorni - ha spiegato Treu - sono in corso riflessioni per fare al più presto proposte forti. Si tratta delle ipotesi di cui si è già parlato ultimamente e che dobbiamo verificare con il ministro delle Finanze Visco». In pratica, si tratta di dare un percorso credibile alle aziende che vogliono emergere veramente e di realizzare interventi di controllo per chi non accetta. Allo stesso tempo (ed è il problema più complicato), si cercherà di dare alle aziende una tranquillità circa gli obblighi pregressi. Treu, quindi, ha anche sottolineato «l'effetto tonificante» che l'emersione del lavoro nero può avere sul fronte dell'andamento della spesa pensionistica, grazie ad un allargamento della base imponibile per il prelievo contributivo. Jb. g.]

Persone citate: Billè, Sergio Bilie, Tiziano Treu, Treu, Visco

Luoghi citati: Italia, Roma