Spesa boom

Spesa boom Spesa boom Pesano artigiani e commercianti Gianni Billia ROMA. C'è un buco nel bilancio dell'lnps per il '97 quasi doppio rispetto a quello del '96. E' il dato di fondo che emerge dal rapporto del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, istituito dal ministro del Lavoro Tiziano Treu e ieri presentato nel corso di una affollata conferenza stampa. Nel '97 la spesa per pensioni è ammontata a 238 mila 100 miliardi, mentre le entrate per contributi sono state pari a 195 mila 193 miliardi. Il saldo è, quindi, negativo per 42 mila miliardi 907 milioni rispetto a un deficit quasi dimezzato nel '96, pari a 26 mila miliardi 892 milioni. La crescita della spesa nell'ultimo anno è resa evidente dal saldo negativo tra contributi e prestazioni che, doppo essere sceso dal -22,8% del '95 al -125% nel '96, nel '97 è tornato salire attestandosi al -18%. Il Nucleo attribuisce l'aumento della spesa per pensioni nel '97 sia all'mgresso dei numerosi pensionati bloccati nei 4 anni precedenti, sia all'adeguamento delle pensioni all'inflazione che, effettuato a gennaio sull'inflazione dell'anno precedente, è coinciso con un calo rapido dei prezzi rispetto al '96 rendendo più evidente la salita dell'importo delle uscite. A ciò si aggiunge l'effetto negativo del prolungato dibattito sulla riforma del Welfare che «ha indubbiamente aumentato la propensione al pensionamento». Ma, pur con tali giustificazioni, il Nucleo rileva che il peggioramento riscontrato nel '97 è un campanello d'allarme perché «sono possibili ripercussioni sugli andamenti nell'immediato futuro». Mentre, infatti, nel periodo precedente il rapporto contributiprestazioni era rimasto stabile grazie all'aumento dei contributi, 10 scorso anno il rapporto si rompe, la spesa cresce di più e non è più possibile seguire la strada dell'incremento delle aliquote, per cui l'unica ancora di salvataggio rimane l'allargamento della base imponibile. Cioè l'aumento del numero degli occupati che dipende a sua volta dalla crescita economica. In questa direzione, peraltro, il Nucleo prende atto delle valutazioni positive sullo sviluppo realistico dell'economia contenute nel Dpef e delle conseguenti ricadute positive sul fronte occupazionale e, quindi, sull'auspicato ampliamento della base contributiva. Dall' analisi del Nucleo affiorano preoccupazioni per il differente comportamento delle varie gestioni previdenziali. Se i fondi previdenziali dei lavoratori dipendenti, privati e pubblici, non presentano squilibri in quanto il numero dei pensionati è ancora inferiore a quello dei lavoratori attivi, un allarme-deficit viene dalle gestioni dei commercianti e degli artigiani: nel '97 tali gestioni risultano ancora in attivo anche se di poco (soprattutto quella degli artigiani), ma a partire dal '92 i saldi continuano a scendere verso 11 rosso che potrebbe anche essere raggiunto quest'anno. [g. c. f.] Gianni Billia

Persone citate: Gianni Billia, Tiziano Treu

Luoghi citati: Roma