Deficit raddoppiato nelle casse dell'lnps

Deficit raddoppiato nelle casse dell'lnps Il ministro del Lavoro a Bankitalia: moniti sempre utili, però non c'è motivo di nuovi interventi Deficit raddoppiato nelle casse dell'lnps Treu: ma i conti sono sotto controllo ROMA. «Nessun intervento sulle pensioni»: così il ministro del Lavoro Tiziano Treu replica, secco, alle perplessità espresse nei giorni scorsi dal Governatore della Banca d'Italia, Mario Fazio, sulla tenuta del sistema e alla sua esortazione a correggere al più presto la rotta dei conti dell'lnps. «1 moniti - osserva il ministro in occasione della presentazione del rapporto del "Nucleo di valutazione della spesa previdenziale" - sono sempre utili. Però noi abbiamo la convinzione che negli ultimi anni c'è stata una serie di interventi di riforma molto incisivi, che hanno anche turbato la tranquillità degli italiani, ma che hanno consentito di raggiungere un buon risultato. Non c'è, dunque, motivo per tornare a riprendere in esame la questione della riforma pensionistica». Treu insiste su questo punto di palese frizione con il Governatore Fazio: «Nel medio-lungo periodo non riteniamo necessari altri tagli. Il documento di programmazione economica e finanziaria dà indicazioni di crescita sostenuta e durevole e noi riteniamo che queste previsioni siano realistiche». Comunque, anche se la situazione è sotto controllo, alcuni aspetti e tendenze destano preoccupazioni e lo stesso ministro ne tiene conto pur dando un'impronta di ottimismo alla sua impostazione: la spesa pensionistica è tornata a salire dopo la forte riduzione del '93 e del '95 determinata dal blocco delle pensioni; e il saldo dello scorso anno registra un «buco» di 42 mila miliardi 907 milioni rispetto ai 26 mila miliardi 892 milioni del '96. Negli ultimi anni, spiega Treu, la crescita della spesa pensionistica è stata tumultuosa, molto marcata, e questo fenomeno è stato intercettato da vari interventi riformatori. Il profilo di crescita è stato messo sotto con trailo e ora la spesa è sostanzialmente in linea con l'andamento del Pil, il prodotto imterno lordo. «Questo vale sicuramente - aggiunge ■• per il fondo lavoratori dipendenti, che rappresenta il 70 per cento delle uscite. Si registra, invece, un peggioramento dei fondi dei commercianti e degli artigiani, sopratutto del secondo. Ma vedremo più in là gli effetti della finanziaria che prevede un incremento dell'aliquota contri butiva dei lavoratori autonomi dello 0,5 per cento l'anno per portarla dal 16 al 19 per cento». Su tale fronte, ammette il mini stro, «si poteva fare di più e di meglio; i risultati ottenuti sono il frutto di complesse e faticose mediazioni». A sostegno delle dichiarazioni del ministro scende in campo Paolo Onofri, esperto previden ziale e consigliere economico di Romano Prodi. «I fondi previden ziali di commercianti e artigiani precisa Onofri - andranno ragio nevolmente in disavanzo nei prossimi anni. Le restrizioni in tradotte con la finanziaria hanno corretto solo parzialmente questa tendenza, ma non ritengo che a breve si possa rimettere mano sui due regimi. Eventualmente se ne riparlerà dal 2001 in poi». Però, le associazioni degli artigiani e dei commercianti non ci stanno e contestano energicamente. «E' singolare - replica Ivano Spalanzani, presidente della Confartigianato - che la situazione della spesa dell'lnps è sotto controllo, tranne qualche peggioramento dei fondi di artigiani e commercianti. Sappiamo, invece, che ci sono gestioni scandalosamente lontane dalle regole fissate dal Parlamento, sappiamo di deficit catastrofici dal difficile recupero. Eppure si continua a porre l'accento su gestioni dal patrimonio largamenti attivo, in un settore, come ad esempio l'artigianato, dove è in corso per il 98 un autentico blocco delle pensioni di anzianità». Incalza la Confcommercio, osservando che le preoccupazioni espresse non hanno fondamento, visto che nel bilancio '98 dell'lnps la gestione commercianti presenta un avanzo patrimoniale di quasi 16 mila miliardi e un utile di esercizio di oltre 800 miliardi. Nel '97, inoltre, gli iscritti al fondo sono aumentati di 15 mila unità, mentre le pensioni liquidate tra gennaio '96 e marzo '98 sono state 54 mila contro una previsione di 72 mila, cioè 18 mila in meno con un risparmio calcolato in 216 miliardi di lire. Gian Carlo Fossi COME SPENDE LO STATO VOCI [PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN PERCENTUALE DEL PIL] anno I98B 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 REDDITIDA LAVORQ DIPENDENTE 12,1 11,9 12,7 12,7 12,7 12,5 12,0 11,4 11,6 11,8 CONSUMIINTERMEDI 5,0 4,9 4,8 4,9 5,0 5,2 5,0 4,7 4,7 4,5 INTERESSI 7,9 8,8 9,5 10,2 11,5 12,1 11,0 11,3 10,8 9,5 INVESTIMENTI 3,4 3,3 3,3 3,3 3,0 2,7 2,3 2,2 23 2,4 TOTALE SPESE 50,9 51,9 53,8 53,9 56,1 57,8 54,8 53,5 53,1 51,5 Il ministro del Lavoro Tiziano Treu

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