«Una donna, sette peccati»
«Una donna, sette peccati» Un sondaggio: dieta, ritardo cronico, il consumismo, le lunghe telefonate Èra i vizi capitali al femminile «Una donna, sette peccati» «Ecco che cosa fa arrabbiare marito e figli» MILANO. Si chiamano dieta, telefono, consumismo, ritardo cronico i moderni peccati femminili. Li ha censiti e analizzati, con l'aiuto di tre esperti, il settimanale «Donna moderna», da oggi in edicola. Sono le «manie» d'oggi - spiegano gli autori del dossier - quelle che pesano non tanto sulle donne, ma sui loro mariti o partner e sui figli. Alcuni di loro, per esempio, sono costretti ad aspettare, pazienti o meno, perché lei non è mai pronta: attendono nell'auto sotto casa a motore acceso, all'appuntamento in piazza, davanti a teatro-cinema-bar, in stazione. «Arriverai in ritardo anche al tuo funerale», ironizzano rassegnati. «Farsi aspettare è un gioco bellissimo - interviene lo psichiatra Vittorino Andreoli -. Consiglio di farlo ancora più spesso, se possibile. Il motivo? Questa è una delle poche occasioni in cui la donna ha il potere di far sentire agli altri e a se stessa che è importante». E se lei trascorre ore e ore al telefono? «Vuole riempire un vuoto lasciato dalla mancanza di comunicazione della coppia», è il parere di Vittorio Caprioglio, psicoterapeuta. Il cellulare aiuta a tenere libera la linea di casa, ma non risolve il problema (e appesantisce la bolletta». Terzo peccato: la dieta. Annunciata, cominciata, interrotta, ripresa, in una guerra interminabile con l'ago della bilancia. Ma attenzione: il problema non sempre è il peso. «Molte donne che non si vedono come vorrebbero essere dovrebbero analizzare meglio la loro scontentezza - consiglia la psicosessuologa Gianna Schelotto - che spesso non è nei chili in più». Alcune mogli amano rimpinzare marito e figli. Pochi se ne lamentano, in realtà. La stessa morale corrente condanna il peccato di gola, ma nulla dice di chi prova piacere a cucinare. Anche i tre esperti interpellati da «Donna moderna» sono indulgenti. Parlano di gesto antichissimo e caldissimo, di generosità e affetto, e pure di un pizzico di insicurezza («finché io ti nutro, tu dipendi da me». Più severo il giudizio verso la donna ossessionata dall'idea di pulire e riordinare e che osserva con scrupolo maniacale le regole sull'igiene che lei stessa si è imposta. «E' una persona che ha paura: di ammalarsi, di sporcarsi, di infettarsi, di essere invasa - sostiene Andreoli -. Probabilmente è anche scarsamente capace di amare». Secondo Caprioglio e Schelotto, dietro la mania dell'igiene si nasconde il desiderio di lavare via i pensieri che si ritengono contro la morale. Strafare sul lavoro, peccato numero sei, è stato a lungo una prerogativa maschile. Oggi c'è un avvicinamento di ruoli e difetti. Caprioglio: «Così si controbilancia un desiderio che si ritiene proibito, ingiusto: quello di godersi la vita. Molti sono stati educati con l'idea che il piacere va controllato». Il dossier riserva l'ultimo posto all'acquisto smodato di elettrodomestici se non inutili, nella maggior parte dei casi destinati a occupare spazio e accumulare polvere in qualche armadietto. Un peccato grave? «Ma no - dice Gianna Schelotto è soltanto un modo allegro e intelligente di affrontare le fatiche domestiche, un atteggiamento da donna liberata in cerca di ciò che le faciliterebbe i lavori casalinghi». [s. man.] gli» Esprime il bisogno della donna di sentirsi essenziale o di vendicarsi di regole imposte da altri 2) PASSARE ORE AL J TELEFONO E' segno di solitudine, di mancanza di comunicazione nella coppia 3| ESSERE SEMPRE la scontentezza spesso non è nei chili in più, ma altrove 41 RIMPINZARE MARITO & FIOLI. E' un atteggiamento tipico di donne affettuose e generose che, oltre al cibo, offrono anche se stesse PECCATI AL FEMMINILE 3) PULIRE E RIORDINARE. la mania per l'igiene nasconde la paura dei propri desideri inespressi,considerati impuri ÉSTRAFARE SUL VORO. E' un modo dì controbilanciare un desiderio che si ritiene proibito: quello di divertirsi 7) FARE ACQUISTI PsR LA CASA. Esprime l'insicurezza, sovente ingiustificata, della dònna che teme di non riuscire a gestire bene lo casa
Persone citate: Andreoli, Caprioglio, Gianna Schelotto, Schelotto, Vittorino Andreoli, Vittorio Caprioglio
Luoghi citati: Milano
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