Un calvario lungo 22 mila km

Un calvario lungo 22 mila km Un calvario lungo 22 mila km Ecco ipunti neri della rete italiana CHECK-UP ALLE FS LROMA E Ferrovie dello Stato «hanno seri problemi» sentenzia il presidente Claudio Demattè. «Problemi immensi» fa eco l'amministratore delegato Giancarlo Cimoli. Problemi per 22.132 chilometri e quattrocento metri: è questa la lunghezza complessiva di tutti i binari della più infelice delle aziende italiane. Ma quali sono i problemi delle Fs? E dove sono? Ecco il checkup, un esame dello stato di salute pezzo per pezzo. MATERIALE DEI BINARI. Alle Ferrovie sono infuriati con il Gabibbo, il beffardo pupazzo-inchiestista di «Striscia la notizia». Il Gabibbo ha scovato delle rotaie con i bulloni allentati. Ma per l'azienda non c'è da preoccuparsi: fra i tanti incidenti e guasti degli ultimi tempi non ne risultano provocati dal cattivo stato di manutenzione dei binari. DOPPI BINARI. Su 16.031,1 chilometri di linee gestite dalle Fs, 6101,3 sono con doppi binari, indispensabili per far camminare più speditamente i treni. Ma le linee sono congestionate: sulla Napoli-Milano e sulla Torino-Venezia (che accolgono l'80% del traffico) i convogli arrivano a sfrecciare al ritmo di uno ogni tre minuti. Da... secoli è in programma il quadruplicamento, ovvero la costruzione delle rete ad alta velocità. Ammette Mario Moretti, direttore dell'area rete Fs: «L'incremento notevole del traffico ha limitato moltissimo la possibilità di manutenzione. La rete è uguale a quella inglese, ma il traffico è superiore deU'80%. Questo vuol dire l'80% in più di logoramento». E' sconfortato Cimoli: «Stiamo facendo con l'alta velocità quello che in altri Paesi è stato già fatto quindici anni fa». RETE ELETTRIFICATA. Si tratta delle linee sulle quali camminano i treni alimentati da energia elettrica: per la precisione, 6.056 km con doppi binari e 4303,3 con il binario «semplice». Secondo dati delle Fs, il 63,8% della rete è elettrificata, contro il 43,5% della Germania, il 55,8 della Spagna e il 43,2 della Francia. Le linee non elettrificate ovviamen- te non si integrano con le altre e devono ospitare locomotive a vapore o diesel. Un'intera regione, la Sardegna, è priva di linee elettrificate. LINEE AEREE. Sono i cavi ad alta tensione, retti da piloni, con i quali i treni vengono alimentati di energia elettrica. Spesso le linee si strappano: è normale a causa della continua sollecitazione dei pantografi, gli apparecchi posti sulle motrici per trasmettere la corrente. Ma a causa dell'intasamento delle linee il problema in Italia è sistematico. Secondo stime ufficiose, addirittura il 70% dei guasti delle Ferrovie riguarda le linee aeree. E uno di que- sti guasti ha tenuto intrappolato un Eurostar per tre ore in una galleria. PASSAGGI A LIVELLO. Sono ben 8734 e sono stati la causa di 16 incidenti ferroviari su 146 nel 1997. Rispetto a Francia, Germania e Spagna, è molto più bassa in Italia la percentuale di incidenti. TRENI La vetustà dei 3729 locomotive, automotrici ed elettrotreni e dei 74.309 vagoni è dichiarata ufficialmente. L'età media di tutti i treni italiani è di 28 anni, un livello pessimo rispetto alla media europea di 19 anni. Fiori all'occhiello sono i 30 Etr 500 (ovvero gli Euro- star) e i 29 Pendolini circolanti. Ma non basta. RISTORAZIONE IN VIAGGIO. Sugli Eurostar in prima classe vengono offerti un quotidiano (fino alle 13), una bevanda e una confezione con salvietta, cuffia, cioccolatini, biscotti; in seconda una bevanda o la confezione. Il servizio ristorazione è allestito su 150 Eurostar e Intercity; 60 carrelli con cibi o bevande sono all'opera su Intercity e Espresso. Attivata da poco la ristorazione di notte su una decina di convogli. STAZIONI. Servizi scadenti e vagabondi: c'è di tutto nelle duemila Solo un terzo delle linee ha il doppio binario Cimoli: indietro di 15 anni rispetto ad altri Paesi L'età media di tutti treni italiani è di 28 anni Un record: quella europea non supera i diciannove

Persone citate: Claudio Demattè, Giancarlo Cimoli, Mario Moretti