Piazza Affari in recupero di V. S.

Piazza Affari in recupero IL PUNTO DEI MERCATI Piazza Affari in recupero MILANO. Piazza Affari recupera parte delle perdite di lunedì, trainata soprattutto da alcuni titoli come Hdp e Gemina, Pirelli e Mediaset. E termina col Mibtel in rialzo dell'1,18% a quota 23.832. Ma con scambi modesti che non superano i 2100 miliardi di controvalore. Un giro d'affari che è ai livelli più bassi dell'anno e che, più di qualsiasi altro discorso, dà la misura del clima di incertezza e di attesa che pervade il parterre. Nonostante una partenza positiva per mezzo punto, bisogna infatti aspettare il primo pomeriggio e le dichiarazioni del presidente del Consiglio Prodi, che separano il destino del governo da quello delle rifórme e della Bicamerale, per far segnare all'indice un nuovo scatto (+0,37%). Sarà poi l'apertura in rialzo di Wall Street, dove dopo pochi minuti un progresso di 50 punti fa scattare i blocchi automatici, a rincuorare il listino, trascinando il progresso dell'indice oltre il punto percentuale. Ma non molto oltre, anche perché, sul fronte della Bicamerale, i segnali continuano e restare negativi. Nel complesso il mercato resta attendista, indifferente, non riesce a ritrovare il passo vivace dei primi mesi dell'anno. Nessuno arrischia più di tanto, tutti sembrano contenti di vivacchiare, le operazioni vengono impostate sul breve, sul brevissimo, e sempre sulla scia di qualche evento societario o di qualche eco politica. Spunti che, tuttavia, così come si accendono, altrettanto rapidamente si spengono. In controtendenza con la fiacchezza del clima, nel giorno in cui si riunisce il patto di sindacato di Hdp che sancisce l'ingresso nel capitale di Cesare Romiti, la holding di partecipazioni e Gemina continuano a tener agganciato l'interesse degli operatori, benché i volumi scambiati sui due titoli risultino ridotti rispetto al giorno precedente. La chiusura vede Gemina progredire del 4%, Hdp salire dell'1,96%. Tra i valori sotto i riflettori troviamo anche Mediaset, che guadagna il 4% sulla scia delle aspettative per l'assegnazione della terza licenza per la telefonia mobile. E dietro Mediaset, si riprende Mondadori (+5,24%). Fra i bancari, accelerano Imi (+2,65%) e San Paolo (+2,56%), Credit e Rolo, e Comit che recupera il terreno perso lunedì rispetto alla Banca di Roma. L'indice Mib30 riflette l'andamento del Mibtel, altra spia del fatto che chi compara preferisce i titoli guida, i meno rischiosi. Così tra gli industriali vediamo Telecom scattare al rialzo del 2,73% a 13.400 lire, Eni salire del 2,97% a 12.450 lire in attesa del prospetto per la quarta tranche, Fiat guadagnare quota 7.810 (più 2,64%), Generali progredire dell'1,77%, Tim dell'1,5%. La fiacchezza di Piazza Affari riflette del resto il clima delle altre Borse europee, tutte dominate dalla cautela, ad eccezione di Parigi che, stimolata dalle manovre in cor so nell'industria farmaceutica statunitense e nel settore cartario dei Paesi nordici, mi gliora dell'1,13%. Per Londra e Francoforte il progresso resta inferiore al punto mentre Zurigo perde lo 0,37%. Londra si rianima solo sul finale, e solo dopo la partenza posi tiva di Wall Street, Francoforte trova alimento solo nell'attesa di nuove operazioni di fusione nel settore chimico. [v. s.]

Persone citate: Cesare Romiti, Mondadori

Luoghi citati: Francoforte, Londra, Milano, Parigi, San Paolo