«Può essere un di Paolo Colonnello

«Può essere un «Può essere un II Cavaliere: che puntualità quel Pool BRACCIO DI FERRO SENZA FINE PMILANO ARIA di killeraggio politico, di democrazia ferita. Invoca l'intervento del Guardasigilli e di sanzioni esemplari. Berlusconi, di fronte alla richiesta di una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione, reagisce con la massima potenza di fuoco: «In questo procedimento non sono stati ascoltati i testi della difesa. Non posso che ribadire che non ci sono fondi neri, non ci sono falsi in bilancio, ma solo la volontà dei magistrati milanesi di voler colpire un avversario politico. Questo è un chiaro utilizzo della giustizia a fini politici, tutti ormai l'hanno capito: è stata inferta una ferita profonda alla democrazia». Il punto di non ritorno nei rapporti con il pool di Mani pulite è già stato superato da tempo. Ma con le richieste di condanna avanzate ieri dal pm Francesco Greco per le tangenti e i falsi in bilancio Fininvest legati al conto Ali Iberian, la guerra è diventata totale. Così le parole e i concetti espressi dal leader di Forza Italia, al termine di un'assemblea con i parlamentari del suo gruppo, si ripetono a cascata, amplificate nei comunicati che vengono emessi quasi contemporaneamente dalla Fininvest e dai deputati azzurri. Il pool milanese viene definito senza mezzi termini dagli onorevoli di fi, «eversivo». «Nel giorno stesso - dice il senatore Marcello Pera - in cui Forza Italia costringe la maggioranza governativa ad abbandonare le false riforme costituzionali, la procura milanese, con consueta e studiata tempestività, compie un atto esclusivamente politico. E' ormai evidente che il pool milanese, animato da intenzione eversiva persegue lo scopo di criminalizzare Silvio Berlusconi, annientare l'opposizione parlamentare, porre la democrazia italiana sotto tutela giudiziaria». Quasi una fotocopia del comunicato che la Fininvest emette subito dopo le richieste di Greco, parlando di «rappresaglia del pool» scattata come «risposta alla decisione dell'onorevole Berlusconi sul fronte politico». «Forte delle proprie verità precotte, da servire al momento opportuno - scrive la Fininvest - la procura di Milano non ha tenuto in alcun conto i risultati del dibattimento» Poi sferra un attacco al pm del processo: «A Greco, le cui esternazioni politiche hanno addirittura costretto a muoversi il Guardasigilli, tutto questo non è importato. Importava invece colpire il fondatore della Fininvest, al termine di un processo su cui gravano ombre preoccupanti. Testi fondamentali come Tarak Ben Hammar, per esempio, non sono stati neppure ammessi e si è in attesa di una decisione della Casszione a riguardo». Perfino il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, solitamente restio a commentare le vicende giudiziarie di Berlusconi, scende in campo per difendere il vecchio amico e azionista di maggioranza: «Quella del pm Greco è una richiesta di violenza inaudita che lascia storditi e amareggiati. Chi come me è stato testimone per 25 anni delle grandi cose intraprese e realizzate da Sii- vio Berlusconi, sa che la sua opera è la miglior prova della sua innocenza e correttezza». Insiste parlando di «ritorsione politica» Tiziana Maiolo, mentre il presidente dei senatori di fi, Enrico La Loggia definisce le richieste del pm Greco «un atto riprovevole da respingere politi- camente». Per Berlusconi comunque, la vicenda «di fronte ai cittadini si trasformerà in un boomerang per questa sinistra, per questo governo, questa maggioranza che non intervengono e lasciano che queste attività si esplichino». Secondo il Cava¬ liere, anche questa nuova richiesta di condanna è strettamente legata alla campagna elettorale: «Una volta viene fuori la storia dell'Ariosto. Poi quella di Lentini, su quanto avverrà per la Guardia di Finanza (il processo per le tangenti Gdf, prossimo a conclusione, ndr) a questo punto non è possibile avere dubbi. Così come è fuori dubbio che i tempi sono sempre sincronizzati, sempre alla vigilia di qualche consultazione elettorale. Sempre quando, come in questo caso, la maggioranza si trova in una condizione negativa e l'opposizione in una positiva». Berlusconi passa in rassegna tutti i temi sul pool milanese a lui più cari. Premette che «il problema non è personale» per ripetere che «c'è una quantità enorme di delitti che si compiono nel distretto di Mi¬ lano (assassina, rapine, furti che restano impuniti) ma di fronte a questo fatto non si fa nulla e invece il pool spende il suo tempo per indagare su fatti che non arrecano danno a nessuno. E' un accanimento politico. Non me la sento di dire che viviamo in imo stato di diritto, in ima democrazia». E in questa situazione, secondo il leader azzurro, a trarre i maggiori benefici è la sinistra: «La maggioranza in passato ha ricevuto il benefìcio derivante dall'azione di certe procure e continua a trarre beneficio non intervenendo mentre potrebbe farlo perché ne ha tutti gli strumenti: abbiamo chiesto l'intervento del ministro Flick che ci ha risposto che non c'è bisogno di intervenire». Paolo Colonnello «Ecco come aiutano la sinistra alla vigilia dei ballottaggi amministrativi» «Una ferita profonda Non me la sento di dire che viviamo in una democrazia»

Luoghi citati: Lentini, Milano