Rizzoli, la Borsa premia Romiti di Alberto Ronchey

Rizzoli, la Borsa premia Romiti Alberto Ronchey confermato in Rcs Libri. I giornalisti chiedono garanzie Rizzoli, la Borsa premia Romiti Oggi il via libera alla presidenza MILANO. E' ormai sicuro: l'era Romiti, in Rcs, comincerà oggi con l'investitura in consiglio dell'attuale numero uno della Fiat, destinato poi ad esser nominato presidente in sostituzione di Alberto Ronchey, ieri confermato nel consiglio di Rcs Libri. Subito dopo, Cesare Romiti (stamane in Assolombarda assieme a Giovanni Agnelli, all'assemblea cui parteciperà anche il premier Romano Prodi) partirà per il Brasile e l'Argentina, probabilmente l'ultima missione internazionale al vertice del gruppo torinese prima di assumere le redini, come manager e azionista, della casa editrice da cui dipende il controllo del «Corriere della Sera». A salutarlo, prima della partenza, un editoriale del «Financial Times» che, dopo le ultime operazioni di dismissioni del gruppo, sottolinea come «Cesare Romiti sarà in grado di consegnare a Paolo Fresco, numero due della General Electric e prossimo presidente del gruppo torinese, una società redditizia, dimagrita nel suo portafoglio diversificato e focalizzata sulle attività automobilistiche, con una poltrona in prima fila nella finanza italiana». Ma i riflettori ieri erano tutti concentrati più sul futuro che sul passato, sul primo giudizio di mercati, politici, sindacati e giornalisti su Romiti nelle vesti di editore e di grande azionista Gemina. E la Borsa ha espresso un parere positivo. Il titolo della Hdp, proprietaria del 100% di Rcs, ha messo a segno un rialzo attorno al 2%, in controtendenza rispetto al mercato in discesa del 2,25%. Anche Gemina, dopo alcuni contrasti tecnici iniziali, ha segnato un incremento dello 0,67% mentre la versione risparmio ha messo a segno un'impennata del 9%. Un primo gradimento, insomma, in attesa che vengano fornite indicazioni più chiare sul progetto che porterà Romiti ad essere un azionista di rilievo del gruppo. Per ora, infatti, pare certo soltanto che l'operazione transiterà per Gemina, al momento una scatola vuota ma con un patrimonio di liquidità ingente (attorno ai 300 miliardi di lire). Romiti, probabilmente assieme ad altri soci, acquisirà una quota della finanziaria che, in un secondo momento, entrerà nel capitale di Hdp, la cas- saforte che controlla oltre a Rcs anche i gioielli del tessile-abbigliamento, da Gft a Fila alla maison Valentino. Si profila, insomma, un blocco di comando in via Turati tra azionisti vecchi (tra cui la Sicind, controllata dalla Fiat) e nuovi, in cui spiccano sia il ruolo di Romiti che quello di Mediobanca. Di più si saprà probabilmente già oggi, al termine della riunione del patto di sindacato Hdp cui partecipano, tra l'altro, Fiat, Mediobanca, Pesenti e Generali. «Lasciatemi il tempo per riflettere» si è limitato a dire, in attesa del vertice, Giovanni Bazoli, membro del patto di sindacato Hdp nella veste di presi¬ dente della Mittel. Per ora, insomma, c'è il gradimento del mercato finanziario. E in via Solferino? La prima reazione dei giornalisti del «Corriere della Sera» è improntata alla prudenza: non è stata proclamata alcuna agitazione, ma il comitato di redazione ha avanzato la richiesta di alcune garanzie sull'autonomia della testata da inserire nello statuto del giornale. L'assemblea è stata comunque aggiornata ad oggi pomeriggio, in attesa delle deliberazioni del vertice della Rcs mentre La Federazione nazionale della stampa ha chiesto un incontro urgente alla società editoriale. «Dobbiamo rafforzare - ha detto il membro del cdr Raffaele Fiengo - la separazione tra giornale, giornalisti e gli interessi degli azionisti che fanno capo alla proprietà». «Romiti - ha commentato nel corso della riunione il direttore Ferruccio de Bortcli - è una garanzia, una sicurezza. Le preoccupazioni sono legittime ma io credo che non succederà niente. Anzi, sarà una occasione eccezionale di sviluppo per il gruppo». Tra gli imprenditori il primo a parlare è stato il presidente di Confindustria Giorgio Fossa. «Se questa è la soluzione che ha scelto Romiti - ha commentato - sarà sicuramente positiva». «Dopodiché - ha aggiunto sibillino - aspettiamo. Può darsi che ci siano altre cose, non so...». Infine, i sindacati. «Pretendere ora di dare un giudizio è fuori luogo» ha dichiarato Sergio Cofferati, aggiungendo che «Romiti cambia lavoro, lo potremo valutare solo a posteriori». «Il vero problema - chiude Sergio D'Antoni - resta quello del ruolo dei lavoratori. Dovremmo avere il capitale di rischio, ed essere nei consigli di amministrazione». Ugo Bertone Cesare Romiti nuovo presidente Rcs-Rizzoli e Alberto Ronchey

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Milano