I/autunno porterà Klrpef comunale

I/autunno porterà Klrpef comunale Controlli annuali con migliaia di nuovi impiegati sui redditi oltre i 50 miliardi I/autunno porterà Klrpef comunale E Vtsco apre la caccia ai «big» ROMA. Il Fisco cambia strategia e per combattere l'evasione punta ai controlli sui «big». Nel suo mirino, infatti, cadranno i contribuenti di notevoli dimensioni, quelli che dichiarano un giro d'affari sopra i 50 miliardi, che saranno soggetti a «un controllo sistematico e continuo, una volta l'anno». Ma anche i contribuenti meno rilevanti, quelli appartenenti a una larga fascia intermedia, saranno marcati stretti dal Fisco e controllati mediamente una volta ogni due anni. Per i piccoli contribuenti, invece, i controlli saranno basati su strumenti di tipo valutativo indiretto, come gli studi di settore. Anche questa categoria, comunque, sarà soggetta a controlli diretti e ad approfondimenti, quando il reddito dichiarato non apparirà congruo all'attività. La nuova strategia dei controlli fiscali è stata illustrata in un seminario tenuto dal direttore delle entrate, Massimo Romano, presso il centro di documentazione economica per giornalisti. Il direttore delle entrate del ministero delle Finanze ha sottolineato come i contribuenti siano una platea eterogenea. Ci sono 4,6 milioni di soggetti che hanno partita Iva e che producono un reddito da impresa o da lavoro autonomo. Di essi il 27% dichiara un giro d'affari fino a 18 milioni e complessivamente rappresenta lo 0,13% del volu- me d'affari nazionale. Cinquemila contribuenti dichiarano, invece, il 60% del volume d'affari nazionale. Nell'attività di accertamento si dovrà tenere conto di queste specificità. Ma per attuare una adeguata strategia di controllo «occorrono gli uomini», e questo è il punto dolente dell'amministrazione finanziaria. «Occorre la rigenerazione di un organico, che fino ad ora ha lavorato secondo tecniche ormai superate», ha osservato Romano, soffermandosi in particolare sulla necessità di rimpinguare gli addetti all'attività di accertamento. Attualmente sono 8000 mentre «il numero ottimale di sarebbe 16-18 mila. Speriamo di raggiungerlo nel giro di tre o quattro anni». Il ministero conta su una diversa utilizzazione del personale attraverso una riqualificazione, oltre che sui 2400 nuovi assunti previsti dalla Finanziaria. Anche i militari della Guardia di Finanza preposti agli accertamenti fiscali dovrebbero passare dagli attuali 4-5 mila a 7-8 mila. Oltre ad essere pochi gli accertatoli sono anche mal distribuiti, molti al Sud e pochi al Nord, dove si concentrano le attività di impresa. 11 ministero conta si «spostare le risorse umane verso le aree geografiche più sguarnite». Intanto, potrebbe arrivare entro l'autunno l'Irpef formato «cittadino». Entro il 30 settembre prossimo il governo dovrà infatti emanare un decreto legislativo con il quale i Comuni saranno autorizzati a istituire una propria addizionale all'imposta sui redditi delle persone fisiche: si tratterà di un'aliquota base, che potrà essere aumentata fino ad un massimo dello 0,5% nel triennio, con una progressione non superiore allo 0,2% l'anno. L'addizionale comunale non si risolverà però in un nuovo aggravio per i contribuenti: è previsto infatti che l'introduzione dell'imposta locale sia compensata da una analoga diminuzione dell'Irpef nazionale. Il via libera alla tassa sui redditi comunale - già prevista dalla Finanziaria 1998 - è arrivato dalla Camera, che, all'interno del disegno di legge sulla «Bassanini-ter», sulla formazione del personale e sul telelavoro, ha approvato la delega al governo e fissato al 30 settembre prossimo il termine entro il quale l'esecutivo dovrà emanare il provvedimento che istituisce la mini-Irpef, dopo aver sentito le competenti commissioni parlamentari; il ddl dovrà ora subire un altro passaggio parlamentare, e tornare in Senato per l'approvazione. [r. e. s.] Vincenzo Visco ministro delle Finanze

Persone citate: Massimo Romano, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma