Bindi: forme di sostegno per chi non può permettersi la terapia Di Bella

Bindi: forme di sostegno per chi non può permettersi la terapia Di Bella Ma in Veneto molti rinunciano Bindi: forme di sostegno per chi non può permettersi la terapia Di Bella PADOVA. «Come Governo, prenderemo l'iniziativa di applicare la sentenza della Corte e approfondiremo gli aspetti relativi all'accesso della terapia per i soggetti economicamente più deboli». Lo ha dichiarato ieri, a Legnaro (in provincia di Padova), il ministro della Sanità Rosy Bindi a proposito della sentenza della Corte Costituzionale sul decreto relativo alla multiterapia Di Bella. «L'impatto del testo legislativo - ha aggiunto il ministro Bindi, che si è recata a Legnaro per inaugurare la nuova sede dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie - è stato definito costituzionale ed è stato sostanzialmente riconfermato in tutte le sue parti. Ci è stato chiesto però di intervenire prevedendo forme di sostegno per chi, economicamente, non può permettersi la terapia. Ed è quanto faremo». L'assessore veneto alla Sanità, Iles Braghetto, a margine dell'incontro di ieri, ha però ricordato che, per lo meno nella regione Veneto, la sperimentazione del metodo del professor Di Bella non sta dando i risultati incoraggianti che ci si attendeva: «Su quattrocento pazienti che avevano aderito alla sperimentazione - ha ricordato l'assessore Braghetto - circa 150 si sono già ritirati». [Ansa]

Persone citate: Bindi, Braghetto, Di Bella, Iles Braghetto, Rosy Bindi

Luoghi citati: Legnaro, Padova, Veneto