DALL'ARTE ALLA STRADA
DALL'ARTE ALLA STRADA UNIONE CULTURALE DALL'ARTE ALLA STRADA L'esperienza dei situazionisti in incontri, dibattiti e mostre ELLA sala espositiva dell'Unione Culturale sarà aperto al pubblico fino al 23 giugno (orario lunedìvenerdì dalle 15 alle 19) un archivio che raccoglie documenti, saggi, bibliografie e video di documentazione sul situazionismo. Inoltre, sono stati invitati a parlare di temi situazionistici protagonisti e testimoni di quella storia, critici, storici e artisti. Martedì 2 giugno alle 21, Sandro Ricaldone, «I.S.' le radici lettriste», Piero Simondo «Un oggetto virtuale: il laboratorio d'arte». Martedì 9 e mercoledì 10 giugno alle 21, Massimo Arvat «Visibilità e invisibilità del cinema situazionista» con le proiezioni di: M.B. Lemaìtre «Le film est déjà commencé» (1951); Gii J. Wolman «L'anticoncept» (1952); G.E. Debord «La societé du spectacle» (1973); G.E. Debord e B. Cornand «Guy Debord, son art, son temps» (1994). Martedì 16 giugno alle 21, Mirella Bandini «L'estetico, il politico», Luciana Rogozinski «La deriva della deriva situazionista». Martedì 23 giugno alle 21 presentazione del testo di a. titolo.: «Zebra crossing/ esplorazioni artistiche nel territorio urbano». Intervengono Cesare Pietroiusti e Cesare Viel. E, possibile utilizzare l'esperienza situazionista come modello di lettura nell'interpretazione dei fenomeni artistici contemporanei? Questa è la domanda dalla quale ha preso il via, nel luglio '97, la ricerca di a.titolo, un coordinamento composto da otto critiche e storiche dell'arte. Nato all'inizio dello scorso anno, a.titolo primo nome collettivo in campo critico in Italia - ha scelto di su- perare le prerogative individualistiche che tradizionalmente contraddistinguono la professione critica, attraverso l'ideazione di mostre e progetti sul filo di una continuità teorica. Con le mostre intitolate situazioni, svoltesi all'Unione Culturale dal settembre '97, e con la rassegna situazioni/situazionisti, abbiamo voluto rilevare nell'attualità della ricerca artistica alcuni interessi che possono essere colle- gati alle teorie situazioniste e, in particolare, ai temi che riguardano la città e la vita quotidiana. Temi oggi al centro di un dibattito intenso che tocca un'ampia sfera multidisciplinare della cultura contemporanea, dall'arte all'architettura, dall'urbanistica alla sociologia, e che trova riscontro in alcune delle parole chiave del pensiero situazionista: psicogeografia, urbanismo unitario, deriva, détournement, gioco permanente, comportamento sperimentale. Parallelamente allo studio sull'attualità, a.titolo ha intrapreso una ricerca storica sui testi situazionisti, finalizzata alla costituzione di un archivio. Storia complessa quella dell'Internazionale Situazionista, esperienza europea sviluppatasi tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '70 e attualmente oggetto di numerosi studi, analisi ed esposizioni sia in Italia che all'estero. Storia complessa soprattutto a causa del suo forte, e al contempo problematico, rapporto tra arte e politica secondo un'aspirazione che Giorgio Agamben ha definito come «punto di indifferenza tra arte e vita». L'indistinzione tra òpera d'arte e gesto quotidiano, tra storia individuale e luogo comune, che oggi sempre più spesso caratterizza la pratica artistica, è l'oggetto della nostra attenzione. Zebra-crossing\/esplorazioni artistiche nel territorio urbano, il testo che conclude la prima fase del nostro lavoro, documenta esperienze di artisti che sono usciti dal claustrofobico mondo dell'arte e hanno ripreso la strada. I protagonisti dì Zebra-crossing sono costruttori di «situa* zioni», pensano l'arte come esperienza e relazione nel tentativo di ridefinire un rapporto con la città. Quella città che già in passato è stata teatro dell'azione artistica, cessa di essere scenario per diventare parte dell'intervento artistico. Sono autori di nuove segnaletiche, di abbracci con i passanti, di anomale passeggiate e di inèditi percorsi. Non sono «neo-situazionisti». Il nostro interesse non è la definizione di un'ennesima categoria neoavanguardistica ma la registrazione di una persistenza. a. titolo « Operazione zebra» Parco Sempione, Milano 1989 di Francesco Garbelli
Luoghi citati: Italia, Milano, Zebra-crossing
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