Sportineria

Sportineria Sportineria PER i torinesi, e chissà se non anche per tutti gli italiani, gli orari delle farmacie sono diventati ormai impenetrabili, misteriosi, traditori. Pensate alla farmacia più vicina a casa vostra e chiedetevi quando mai è aperta. Anzi, chiedetevi se l'avete mai vista aperta. La caratteristica principale di una farmacia è ormai quella di essere chiusa. Con un cartello sotto vetro che reca: a) l'elenco della farmacie di turno - non si dice «aperte», ma si presume sia così - con orario continuato dalle 9 alle 19,30 (non c'è ovviamente la vostra); b) l'avvertenza che comunque nelle stesse farmacie dalle 12,30 alle 15 il servizio viene effettuato a battenti chiusi (non capite bene cosa vuol dire, ma l'ipotesi è suggestiva, e incita a fantasie sulla penetrabilità dei corpi sondi); c) l'accompagnamento, ad ogni gruppetto di farmacie, di una segnalazione criptica: V8, R9, R0, V9, V8, V0, VI (mistero fra i massimi, da apprezzare in quanto tale, senza cercare di sondarlo); d) l'elenco delle poche farmacie notturne, aperte dalle 19,30 alle 9 (le prime tre dal lunedì al venerdì, le altre due il sabato e la domenica); e) l'elenco delle farmacie serali, aperte dalle 19,30 alle 22,30, esclusi il sabato e la domenica; f) l'elenco delle farmacie aperte più vicine (relativamente) alla vostra, che così cerca di scusarsi di essere chiusa; g) l'annuncio che comunque è aperta - ullallà - la farmacia della stazione di Porta Nuova, e dalle 8,45 sino a sera. Alla fine della lettura, non sempre agevole per i caratteri piccoli e la collocazione balorda della bacheca, ridendo e scherzando è comunque arrivato mezzogiorno e mezzo, per cui il servizio sarà comunque effettuato a battenti chiusi. Non siete riusciti bene a capire dove e come, ma sapete perentoriamente che sarà così. C'è anche, per chi arriva alla fine della lettura senza che la rabbia gli abbia velato gli occhi, l'annuncio del giorno di chiusura (oltre al sabato, alla domenica e ad altre eventuali festività) della sua farmacia vicina: è di fisso, dicesi di fisso, il giorno in cui lui ha di essa bisogno. Naturalmente ci si può sempre raccomandare a Dio, o addirittura andare direttamente alla farmacia del Vaticano, che ha anche la pillola Viagra. Non bisogna però ridere troppo, sennò arrivano le convulsioni e non si trova una farmacia aperta per comprare qualcosa che le faccia passare.