Cattive Ragazze

Cattive Ragazze Cattive Ragazze SPIACE ammetterlo, ma urge un cambiamento di titolo a questa rubrica. Eh sì: le Spies Girls, della cui cattiveria già dubitavamo, hanno definitivamente dato prova di essere non solo buone, ma vili. In quale occasione? Una sera decidono, tanto per cambiare, di andare al cinema: popcorn da sgranocchiare, poltrona in cui sprofondare, film da godere... già, ma quale film? Quelli interessanti li hanno visti tutti. E dunque? E dunque, la scelta cade su una pellicola che, se sulle prime avevano scartato, ora rivalutano in base ai seguenti parametri: 1) protagonista è Ewan McGregor, già interprete di film come Trainspotting e Grazie signora Thatcher, che dovrebbe costituire una garanzia sulla qualità dell'opera; 2) trattasi di un thriller con tanto di assassino seriale, chissà che non ricordi Severi; 3) la sala in cui il film viene proiettato si trova a due passi da una delle migliori gelaterie di Torino, Miretti. Le nostre, quindi, escono fiduciose e arrivano in corso Matteotti: la coda per il gelato si snoda lungo il marciapiede, gira in una traversa, si spegne chissà dove. Per guadagnarsi il cono occorre una mezz'ora di attesa - troppo per le Spies Girls, che si incamminano verso il cinema: massi, il gelato lo prenderanno dopo, ora posso¬ no consolarsi coi popcorn..., no, la sala non distribuisce popcorn né altri generi di conforto. Pazienza, tanto Miretti non scappa; le Spies si accomodano in poltrona, e s'inizia il film. Film le cui prime scene fanno riflettere le nostre su parametri diversi da quelli di partenza: 1) Ewan McGregor ha interpretato anche film idioti come Una vita esagerata; 2) c'è Nick Nolte, che negli ultimi anni non ha dimostrato un fiuto eccellente nella scelta di copioni; 3) non tutti i thriller con tanto di assassino seriale si basano su una sceneggiatura stringente e sulla suspense fulminante di Seven. Infatti di fronte a una storia che non parte mai, a improbabili personaggi e soprattutto a cadaveri (interi é non) e a sangue che spruzza e che sprizza, le nostre non si dimostrano dei cuori impavidi: la Bionda non guarda; la Bruna sussulta ad ogni cambio di inquadratura; la Rossa piagnucola che vuole il gelato. Finalmente, scorrono i titoli di coda. Le Spies si alzano e osservano gli altri; be', anche loro sembrano reduci di guerra. Ma adesso le aspetta il gelato! E la coda: un quarto d'ora coronato da una signora che, nel tempio del fior di panna, chiede una coppetta tutta limone. Le nostre si guardano: quando la realtà supera la fantasia, come si dice e anche i finn dell'orrore.

Luoghi citati: Torino