VI PIACE BERG? di A. Fe.

VI PIACE BERG? ALL'AUDITORIUM VI PIACE BERG? Valzer rivisitati dai solisti Rai VI piace Brahms?» chiedeva parecchi anni fa dal titolo del suo celebre romanzo Francoise Sagan ai lettori. Un'eventuale risposta alla domanda sarebbe, anche oggi, generalmente positiva; se però al nome del musicista tedésco si sostituissero quelli di Anton Weber, Alban Berg e Arnold Schoenberg - i numi tutelari della dodecafonia - le reazioni potrebbero essere ben diverse. Per quasi tutti infatti la dodecafonia è quella teoria, geniale ma un po' sterile, secondo la quale ognuno dei dodici suoni della scala temperata occidentale hanno pari dignità; e, se applicata con metodo implacabile - come fece Weber più ancora di Schoenbeg o Berg - produce una musica in cui la piacevolezza e il gusto prevalente del pubblico sono drammaticamente ignorati. Questo, nell'opinione corrente; in realtà anche i tre padri dell'avanguardia storica hanno godibilissimi scheletri nell'armadio, che possono essere offerti con tutta tranquillità anche alle platee meno iniziate ai misteri dell'arte contemporanea. Sono le trascrizioni per pianoforte, harmonium e quartetto d'archi dei più celebri e trascinanti valzer viennesi, quelli del grande Johann Strauss jr. Che effetto fa lo strano matrimonio tra il re del valzer e i paladini dell'atonalità? Ottimo, naturalmente: le partiture scorrono con la consueta eleganza e con un pizzico di raffinatezza in più, il canto è rispettato e ogni nota viene trasfigurata da una luce moderna e sottilmente metafisica. L'occasione per valutare l'inconsueto repertorio viene fornita dal concerto cameristico della Rai, l'ultimo del cartellone, domenica 31 alle 10,30: all'Auditorium di piazza Rossaro i violinisti Paolo Giolo e Marco Lamberti, il violista Alberto Giolo, il violoncellista Giacomo Berruti, il pianista Andrea Tedesco e Franco Soldera alrharmonium propongono tre valzer straussiani - «Vino, donne e canti», «Rose del Sud» e «Valzer del tesoro» - preceduti da Langsamer Satz di Weber e dal Quartetto op. 83 di Shostakovich. La poltrona in platea costa 20 mila lire, i posti di balconata e galleria 12 mila, informazioni all'810.46.53. [a. fe.]