Zargani, l'amore dopo le piaghe di Giovanni Tesio
Zargani, l'amore dopo le piaghe Zargani, l'amore dopo le piaghe SONO trascorsi due anni appena da che Aldo Zargani, torinese di Roma, ha raccontato nel suo primo libro Per violino solo, l'epopea minore di una famiglia non proprio qualunque e la tragedia della Shoah vista con occhio bambino sullo sfondo di una città di barriera tutta case operaie e ciminiere (la Torino di Piazza Barcellona, il «rione fortilizio» grondante di fumi ferruginosi e di soprassalti tellurici). Ed è ancora li il miglior frutto di un umorismo che gratta la pietà, di una commozione che l'ironia scortica in pizzicati continui. Ma anche il nuovo libro, Certe promesse d'amore, pubblicato dallo stesso editore del libro dell'esordio, ha stridori che con¬ vertono le presunte dolcezze della memoria in graticole di perfetto disinganno, se vale 1 avviso del Prologo che parla di «elefanti elusivi, eterei e del tutto andati». Il libro racconta infatti la storia del sionismo dell'autore attraverso la storia di un amore adolescente e inesperto per una compagna di Trieste. Il tutto procede narrativamente dall'improvviso di un vero e proprio straniamento, perché il ricordo s'accende inopinato a partire da un viaggio a Tel Aviv (febbraio '94) nei giorni dell'ecci- dio di Baruch Goldstein alla moschea-sinagoga di Hevron. E' con tecnica cinematografica che da un coacervo di volti si distaccano le poche fisionomie di un lontano incontro del secondo dopoguerra: la «Brigata ebraica e illuminista», venuta a combattere in Italia a fianco degli alleati, porta al giovanissimo autore e ad altri bambini «infernali e boschivi» come lui, la cura della sovranutrizione e la nuova laicissima materia della «Palestinografia». Da qui, volto dietro volto, tutto prende consistenza e figura in un andirivieni di luoghi e di tempi (grosso modo gli anni dal '45 al '53 anche se con continui salti all'indietro e frequenti balzi in avanti). C'è la ragazza di Trieste, Dlilah Széchenyi, incontrata ai campi degli «esploratori ebrei» e soprattutto - dietro di lei - c'è «l'ineffabile fascino della Mitteleuropa: la città di Svevo e di Cergoly, il padre di Dlilah,. l'un- gherese Giulia, Széchenyi (il inagrissimo dottore), il grande personaggio del libro, il protagonista venuto dagli imperi di mezzo, l'ebreo ortodosso e matto da legare, e poi sua moglie Bonaparte, suo figlio Zeno, il dramma di una famiglia che vive di gesti eccessivi e di antiche misure antropologiche e psichiche. Il filo autobiografico si intreccia con sottile umorismo al filo storico, il filo memoriale al filo di una formazione che impara a mescolare - oltre l'ironia e la parodia - la coscienza del riso con la consapevolezza di un laico antifondamentalismo, opposizione strenua della ragione ai grovigli e ai grumi di sangue del passato. Anche le incerte promesse di un amore struggente e informe possono servire a guadagnare l'uscita dai labirinti, a guarire dalle piaghe infette di ogni retorica. Giovanni Tesio Aldo Zargani CERTE PROMESSE D'AMORE Aldo Zargani il Mulino pp. 186 L 18.000
Persone citate: Aldo Zargani, Baruch Goldstein, Bonaparte, Cergoly, D'amore, Zargani
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Un cimitero di veleni invece della centrale
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Da giugno cassa integrazione alla «Fabbricazione nucleari»
- Montalto «brucia» un miliardo al giorno
- La battaglia delle botteghe
- Il geometra di Ceva chiede i danni
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy