Il carretto siciliano del turco napolitano

Il carretto siciliano del turco napolitano Il carretto siciliano del turco napolitano EGGIEREGOI LAMENTI. Ester Ghione (Asti) vi fa notare che la nuova normativa sull'immigrazione è contenuta nella «Legge Del Turco-Napolitano». Prima di ricordare il cognome dei famosi onorevoli firmatari (Ottaviano Del Turco, Giorgio Napolitano) io penso a un turco diventato napoletano, e a una legge che assuma il percorso Turchia-Napoli come campione di ogni altra possibile traiettoria di immigrazione. Almeno dal punto di vista dell'intitolazione, del resto, sarà ben meglio una legge turco-napoletana dei contundenti decreti-Martelli che l'hanno preceduta. Usando questo sistema si potrebbe affidare la stesura di testi ufficiali a personaggi con il cognome adatto. Si vogliono norme di procedura penale, più favorevoli alla difesa? Con uno scrittore e un urbanista si ottiene un Codice Del Giudice-Benevolo. " Beni ' Culturali; un ex presidente della Rai in odore di Strega si prende a cuore le sorti del famoso monumento funebre di Ilaria del Carretto, e propone una sovvenzione per la conservazione di quell'opera. Dal nome della dedicataria del monumento e da quello dell'autorità intervenuta viene costituito il «Fondo del Carretto-Siciliano». Ma un personaggio che contesta tale appello, cogliendone i subdoli risvolti politici, e si dà da fare per richiamare l'attenzione su quella e tutte le altre opere dello scultore Iacopo della Quercia. Dato che questo personaggio è l'ex capo dei vigili municipali di Milano (i famosi «ghisa»), Eleuterio Rea, ecco che al Fondo del Carretto Siciliano si oppone l'Appello della QuerciaRea. Sempre nel campo dei beni culturali un civilista ex aderente a Forza Italia vorrebbe diffondere nel nostro Paese una maggior conoscenza del pittore francese famoso per le sue danzatrici, e per questo dà inizio a una raccolta di firme. Ma per i guasti dell'omonimia sciaradata la burocrazia ministeriale smi- Scriv«La pin giLa StTuttvia Mar10To ete a osta oco» ampa olibri enco 32 26 ino sta la proposta al settore energetico, facendo esaminare a perplessi ingegneri rninerari la cosiddetta Petizione Degas-Dotti. Talvolta i parlamentari strepitano e si comportano come lavandaie (con tutto il rispetto per le lavandaie) e ci vorrebbe un nuovo galateo istituzionale. Purtroppo ne viene incaricato un noto leader politico di Ceppaloni che, affiancando il suo nome a quello dell'autore del Galateo vero e proprio, produce un testo che alle lavandaie fa inevitabilmente ripensare: la Direttiva Mastella-Delia Casa. COGNOMI REALI. Sto inventando, naturalmente. Ma non inventava nulla l'agenzia Agi quando batteva questo dispaccio: «CSM: GIOVANNI PILATO PRESIDENTE CORTE APPELLO CALTANISSETTA». Né è colpa mia se un articolo sul Gay Power {Espresso, 30 aprile 1998) era firmato da Stefano Pistolini, e se su IoDonna Lucia Corna scrive regolarmente articoli su questioni d'amore. E quando avevo dubitato di un'informazione che mi era stata data, Franco Diotallevi (Roma) l'ha controllata scrupolosamente e ora vi posso garantire che a Roma, in via Gallia, c'è davvero una salumeria e polleria Galli. In campo medico i cognomi possono costituire diagnosi più o meno azzeccate. Angelo Mignoi (Feletto Umberto, UD) mi assicura che il medico condotto del Comune di Budrio (BO) si chiamava Migliorato SalutanziEttore Morelli (Firenze) mi parla del farmaco «Finesteride» (con una svelta metatesi diventa subito una Finestreide: un'epopea persiana sugli infissiscritta naturalmente su Windows). Questo farmaco cura forme di alopecia maschile, ovvero perdita di capelli, ed è stato presentato dal dottor Stefano Calvieri: Calv'ieri! Meno azzeccato il caso di uno specialista (me ne ha parlato una firma poco leggibile - Eleuterio Sciavo? - da Savigliano, CN): si tratta di Pompeo Pene, ma fa il ginecologo. Stefano Bartezzaghi Scrivete a «La posta in gioco» La Stampa Tuttolibri via Marenco 32 10126 Torino