Rossignolo: io sarò il presidente di tutti

Rossignolo: io sarò il presidente di tutti Giovedì eda Telecom, cambi alla struttura Rossignolo: io sarò il presidente di tutti Gian Mario RosROMA. Giovedì si riunirà il consiglio d'amministrazione della Telecom, l'ultimo prima dell'assemblea del 16 giugno. Tra i temi caldi (oltre all'andamento del primo trimestre '98, che si prevede ampiamente positivo), c'è il punto sulle alleanze internazionali e, con tutta probabilità, sulla struttura di «corporate governance». Intanto Gian Mario Rossignolo gioca d'anticipo e nella lunga lettera agli azionisti preparata per l'assemblea, usa toni rassicuranti: «Sono consapevole della grande responsabilità che mi sono assunto, vi assicuro il mio impegno totale a valorizzare il più possibile le potenzialità positive esistenti, con la massima attenzione al rispetto di tutte le condizioni degli equilibri in gioco». E chiude così la lettera: «Ho la personale ambizione, se me ne darete la facoltà, di poter essere il presidente di tutti gli azionisti ai quali intendo rispondere con la trasparenza più totale e nel solo interesse di tutti voi». Un «messaggio» ricco anche di inviti ah'unità: «Sono convinto sottolinea Rossignolo - che le sfide competitive, in un contesto complesso e mutevole non si possano vincere singolarmente, ma vadano affrontate con spirito di squadra». La riunione del consiglio si preannuncia comunque infuocata anche se (a parte le cifre del primo trimestre e l'illustrazione di alleanze e strategie internazionali) i punti all'ordine del giorno sono molto generici: comunicazioni del presidente, varie ed eventuali. Ma proprio dietro quelle «comunicazioni» e in sintonia con la lettera ai consiglieri dei giorni scorsi, ci potrebbe essere l'ufficializzazione della proposta di integrare la struttura di vertice con due comitati esecutivi: uno con la responsabilità della gestione, l'altro dell'auditing. L'intento è chiaro: separare nettamente l'organo che gestisce da quello che controlla. Un modo anche, quello dei comitati, per bypassare la figura deU'amministratore delegato, prevista dallo statuto di Telecom ma non contemplata dall'attuale struttura organizzativa gnolo che parla di un presidente e di un «tridente» composto dai direttori generali con poteri. Contemporaneamente Rossignolo, «limando» i propri poteri, di fatto, potrebbe divenire il rappresentante di tutti gli azionisti, piccoli e grandi che siano. «Il presidente da solo - ha detto in una intervista - finisce per essere troppo solo e non si può pensare a una gestione fatta dall'intero consiglio». Ma la proposta non avrebbe i favori di tutti i componenti del eda. A cominciare dai rappresentanti del Tesoro che temono che i due comitati divengano uno strumento per «ingessare» uno stato di fatto e contemporaneamente diluire le responsabilità degli azionisti di fronte alla gestione dell'azienda. Non meno caldo il capitolo «strategie e alleanze internazionali». Rossignolo le ha già esposte nelle sue hnee base: primi nel business dei telefonini in Europa (in quest'ambito si colloca l'attenzione per il Nord: da Scandinavia a Svezia, a Norvegia, ma anche la partnership con l'olandese Kpn per acquisire una partecipazione in Pannon e Romkom, i gestori della telefonia mobile, rispettivamente, ungherese e romeno); almeno «second best» in America Latina, accordo strategico con Cable & Wireless con cui, dice Rossignolo (forte anche della recente acquisizione di Internet Mei da parte di C&-W), «ci sono buone possibilità di entrare negh Stati Uniti». A fare il punto della situazione sarà il direttore generale Francesco De Leo che dovrebbe parlare sia delle nuove opportunità che si aprono dopo l'accordo con C&W, sia delle difficoltà (ma anche di come superarle) incontrate sul suolo francese con Bouygues. Non è escluso un intervento del rappresentante di Unisource e alto dirigente di Kpn, Paulus Smits che, in vista della scadenza dei tempi fìssati col Tesoro per la definizione dell'alleanza con Telecom e l'acquisizione dell'1,2% del gruppo, potrebbe fare il punto della situazione dei rapporti tra i due gruppi e parlare del rilancio, insieme, della stessa Unisource. ffr. bu.] Gian Mario Rossignolo

Luoghi citati: America Latina, Europa, Norvegia, Stati Uniti, Svezia